9 luglio 2010

Occhio

7 Luglio, Roma, Terremotati dell'Aquila manganellati (VEDI VIDEO)

8 Luglio, Milano, operai della Mangiarotti Nuclear manganellati

Oggi è il 9 Luglio e ancora pare non abbiano manganellato nessuno... quindi occhio a protestare fino a stasera!!

8 luglio 2010

Merdidiana senza vergogna

Arrivo all’aeroporto di Gatwick per il solito volo Londra-Firenze delle 19.55 che statisticamente parte sempre verso le 21. Miracolosamente tutto sembra in orario, nessuna cancellazione o ritardo.

Il seguente dialogo tra il sottoscritto e la tipa del check-in potrebbe essersi svolto in inglese, in italiano o in Swaili o in una combinazione lineare delle 3 lingue:

“Salve”
”Salve, tutto in orario?”
”Prego?”
”Dico… il volo è in orario?”
”Certamente", corridoio o finestrino?”
”Fosse libera la fila con l’uscita di emergenza…”
”Certo, mi deve pagare 18 sterline”
”hahahah guascona, no è troppo, facciamo 15…”
”Costerebbe 18…”
”No via mi faccia lo sconto, italiano mafia spaghetti Corleone sbilicuda come se fosse baggage handling system del departure level”
”Eh?”
”No, dicevo, via su lo prendo a 16£ e non se ne parli più”
”Ma guardi che costa 18, non esiste nessun tipo di sconto sulla sua tariffa”
”Ma dice davvero? Credevo scherzasse...”
”Si, contanti o carta?”
”Ecco, no guardi sto bene li nella cappelliera che poi con troppo spazio uno prende anche delle posture errate che poi non si tolgono più…Corridoio semplice va benissimo grazie” Capitano Kirch, teletrasporto."



Cioè, non solo millanti prezzi da compagnia seria e poi il volo è sempre in ritardo per motivi mai imputabili alla Merdidiana: un giorno gli omini delle pulizie non hanno voglia di fare un cazzo, un giorno l’aereo non è arrivato da Firenze per vento, un giorno c’è la nube islandese che ha fatto coda sulla pista, un giorno la hostess ha il marchese e non vuole aprire il portellone; fatto sta che di 10 volte che ho preso questo aereo non siamo mai partiti prima delle 21… ma adesso vuoi anche che ti paghi 25 euri per farmi sedere nel posto comodo???

Ryanair, che come compagnia low cost sarebbe legittimata a farlo vendendo il volo Pisa-Londra a 9 euro, preferisce risparmiare sulla gestione dei posti con la regola “Siediti dove cazzo è libero”.
Vuoi anche 1£ per andare a pisciare? Se c’è verso di pisciarti in mano io ne pago anche 10!!

Ah Merdidiana: MAVAFFACULO!!!!!

5 luglio 2010

Beach Rugby round 3: Padova

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Domenica 3 Luglio 2010 ore 7.30: Il mattino ha l’oro in bocca per la Molesta Quindicina che con 3 vetture colme di atleti gente si dirige alla conquista di Padova. Una macchina (la mia) si perde nella colazione al bar Cosi (gentilmente offerta dal gitano di Orlando), suscitando l’ira funesta del Rossanda, mentre per la vettura del prode Pennello il destino è scritto su un cartello autostradale. Siccome non siamo qui a dire che il Kaiser Souze è lo zoppo, andiamo per ordine senza inopportune anticipazioni. Arriviamo a Padova dopo aver assistito al ribaltamento di una vettura in autostrada con conducente che si allontana dalla macchina fumante portando in salvo Ipod e cd... sarà un caso ma era una donna) e una discussa sosta all'autogrill, troviamo velocemente un parcheggio improvvisato e appare chiaro quello che la geografia ci aveva anticipato ma a cui non volevamo credere: Padova e questa tappa del beach rugby non si svolgeranno al mare... Occhini ci viene a incontro e si fa ambasciatore di 2 notizie: la prima è che  tra 10 minuti si gioca, la seconda è che la vettura condotta dal Pennellone ha imboccato erroneamente la A11 e si è accorta dell'errore solo a Pisa Nord, per cui giocheremo in 8 aspettando l'arrivo degli altri 4…che partono adesso da Pisa Nord.


Si pianifica la prima partita contro i bluoni dell'Excelsior: si cambia in 3 su 2 posti in campo, uno entra uno scala e uno esce, lite motive è temporeggiare e far scorrere il cronometro, se siamo morti ricordiamoci dei time-out. Il torneo inizia con me lanciato in meta dal semola, schiaccio e raccatto una ginocchiata gratuita sulla schiena da un bluone poco gentile. 2 cose tutt'ora non mi tornano in questa azione: la prima è che ho toccato la palla e mi sento quasi sporco per averlo fatto, la seconda è che non sono riuscito a ritrovare il bluone per rendergli l'amichevole gesto. Che io ricordi non ho più toccato il pallone per il resto del torneo. I molesti affannano, la girandola dei cambi va a puttane dopo 3 secondi e in campo si entra e si esce totalmente a caso. Siccome le cose si stavano mettendo bene, Occhini pensa bene di prendere il giallo così da lasciarci in 4 in campo con 3 cambi. Nonostante tutto la partita si chiude sul 10 a 5 (potrebbe essere 6 o 4 o un numero qualunque minore di 10) per i molesti. . Dopo una doccia rinfrescante ci si riposa in vista della prossima partita che la tabella del torneo dà tra un'ora. I battiti scendono sotto la soglia spermicida dei 250, qualcuno inizia a sorridere, poi arriva Schultz portatore di mestizia: la tabella scherzava, si gioca tra 10 minuti! Il pennellone è a mezz'ora da qui, percui siamo i soliti 8. L’unico che continua a sorridere è lo Zingarino che, come è risaputo, non capisce l’italiano.

Fronteggiamo a viso aperto il Paesium, già battuto a Lido di Spina ma sinceramente non mi ricordo proprio nulla della partita. Fatto sta che si è vinto anche questa per 10 a n dove n è un naturale minore di 10, facciamo 5. La speaker a fine partita riporta la gioia nei nostri stremati volti: è arrivato il Pennellone insieme agli altri 3 geni della navigazione satellitare. Si rigioca alle 14.50. La molesta si tranquillizza e prende possesso del bancone, ordinando caraffe e caraffe di spritz e scopre i mille usi delle salviette da bar nelle ordinarie funzioni corporee. Nel pomeriggio l'ultima partita del girone contro i Monsters va liscia come l'olio, loro evocano il solito Fijano grasso detto “Parafulmine”, noi lo neutralizziamo con la mossa “raddoppio il placcaggio e me ne infischio se piglio meta” e la partita finisce diciamo 10 a 7.

Giusto il tempo per vedere il cuore dello zingarino che si spezza ogni volta che l’Argentina prende gol ed è subito semifinale contro i Pampkins Ferrara che a dispetto di un nome simpatico, sono antipatici come lo scherso del sacchetto di merda incendiato davanti all’uscio di casa.

Anche questa partita non impensierisce la Molesta e sinceramente non mi ricordo un cazzo, so solo che ho cercato il gommone anabolizzato per tutto il tempo ma non mi è riuscito di dargli la bussata che meritava. Lo Spirito del lazzo collo mi ha forse voltato le spalle? Il Dio dello stronchino in ritardo e scoordinato ha forse trovato un altro sciamano? Cazzo speriamo proprio di no!!

Una cosa appare nitida dall'incontro, l’Elettrico, buontempone e calmo, soffre da qualche partita di Sindrome da guerra, diagnosticata di solito ai soldati che al ritorno dal fronte non vogliono smettere di combattere in preda a un delirio da astienenza. L’Elettrico non chiede il cambio e se lo fa urla “ultima azione e poi esco ultima azione e poi esco” e ovviamente lo fa con riluttanza, dietro una maschera di sabbia e i capelli sugli occhi.

Tutto mitico, se non fosse che io oggi mi cambio proprio con l’Elettrico…

Siamo giunti alla finale contro i padroni di casa del Padova: gente che in effetti gioca a beach rugby per davvero, e che ci dà un secco 6 a 1 senza passare dal via, ma a noi ci importa proprio una bella sega. Il secondo posto ci va più che bene, e poi dopo 5 partite è l'ora di togliersi il paradenti, la sabbia di dosso e darci ai festeggiamenti: in fondo siamo qui per questo!! E in quanto ai festeggiamenti la Molesta non è seconda a nessuno!

I 12 di Padova: Rossanda, Marcello, Elettrico, Io, Nava, Fiesoli, Leo, Nabbo, Inno, Pennello, Patroclo, Ricci
accompagnatore: Capa

Next round: BIBBIONE

1 luglio 2010

Giornalismo

Ora...che Papi faccia succedere questo sulle reti di sua proprietà può essere comprensibile... alla fine sono sue e ci fa un po' quel che cazzo gli pare. Lasciamo perdere la deontologia, l'amor proprio e la professionalità di quelli che il servizio l'hanno confezionato e hanno avuto il coraggio (o la sfacciataggine) di metterci la faccia; che nonostante l'iscrizione all'abo non intendo chiamare giornalisti.


Però che succeda questo sul TG1 no cazzo!


Papi: se dici altre 4 volte innocente quasi quasi ci credo anche io!
Ora basta far vedere il servizio una decina di volta anche alla magistratura e poi vedrai che ci credono anche loro!! Il resto degli italiani l'hai già convinto!

Concludo con una battuta: Questi 3 personaggi fanno lo stesso lavoro...

Ah non è una battuta eh... Va beh meglio andare vai.

30 giugno 2010

Beach Rugby Round 2: Arenzano

"Comunque  a Johannesburg è mitico, se ti distrai un attimo ti rubano la macchina da sotto anche se stai guidando" L.V.
 Mentre il nostro prode conquistatore stringe gli ultimi legami con il popolo Zulu dall'altra parte del mondo, rilasciando anche una coraggiosa intervista a Repubblica.it , i nostri eroi partono alla volta delle Spiagge Bianche di Livorno di Arenzano (provincia denuclearizzata a 2 etilometri di curve dalla vita).
La nostra amata nemesi di Shultz l'ebreo ovvero Vasco aveva convinto durante la settimana un manipolo di giovani sognatori a dirigersi alla volta della costa ligure dopo la cancellazione della tappa di Livorno, interpretando Leonida nel rifacimento sovrappeso del famoso "300", ma sopratutto grazie a una splendida cena a base di zuppa di pesce finemente cucinata e servita dopo il solito allenamento "Forza 2" al campo Padovani. Ancora ripenso a quella scarpetta con un certo gusto.
Come sempre ritrovo alle 11 a.m., ricerca dei dispersi e partenza alle 1pm con sosta ai seguenti autogrill: Erg Firenze Nord, Peretola Nord, Serravalle Nord, Versilia Est, Magra Est.
Quest'oggi non sembriamo una banda di raccattati, ma una banda di raccattati ben vestiti, grazie all'introduzione da parte della dirigenza (Shultz) della Molesta Uniforme che prevede polo personalizzata, costumino hawaiano rosso, t-shirt gialla BSI e zaino doppia spalla nero con Nmila tasche. Da notare che Shultz è riuscito in quello che una squadra di serie A che non nominerò ma che anagrammerò per rispetto (Giintu 3191 Firenze) non è riuscita a fare in un lungo periodo di tentativi.

Appena arrivati si presenta subito la sfida più ardua: trovare parcheggio. In Liguria infatti vanno matti per l'agricoltura sui terrazzamenti ma non hanno ben chiaro che se al posto dei pomodori stendono asfalto possono evitare di parcheggiare in Piemonte. Vasco opta per lasciare la macchina sulle Dolomiti e calare giù attraverso il sentiero del CAI, il Peri parcheggia dentro una galleria per fare un ischerSo e il Semola ruba il posto al Santi che da questa esperienza trarrà infinito giovamento avendo i coglioni girati e odiando tutti fino alla fine del torneo.
Poi succede qualcosa di nuovo e inaspettato per la Molesta Rosa dei giocatori: siamo troppi, così in un infinito gesto di amore e pace verso il Magreb, io Fane e Semola ci offriamo di restare fuori a fare gli accompagnatori, bevendo e prendendo il sole per passare una giornata al mare senza lo stress del giocatore.
Come è stato chiaro fin da subito, stare a guardare i compagni giocare un torneo intero è stata la cosa più stressante che ho provato in vita mia, a parte quando mi persi nella TownShip sudafricana.


Le partite si susseguono in un clima tranquillo e soleggiato fino al confronto con la squadra più antipatica del torneo (questa volta non è il Ferrara ma i Tori Bianchi di Genova), con le loro magliettine aderenti della Underarmour, i loro fisici scolpiti dalla palestra e dagli steroidi, con la camminata tronfia a 30 cm da terra, ma sopratutto con una spocchia che credevo appartenere solo ai bomboloni della Lazio.
La Molesta adora confrontarsi con questo genere di avversario, perchè stempiare la gente fa sempre piacere, ma battere in terra come un rospo di stagno uno spocchioso nano gonfiato con l'elio dà il doppio della soddisfazione, sopratutto quando entrando in campo ti guardano come se tu non fossi degno di essere definito giocatore di rugby a causa della tua tenuta da gelataio obeso sudicio dall'alto della loro muta da supereroe dopato.

Tutto mitico a parte che io non stavo in campo...

Il match inizia con una distribuzione gaussiana di placcaggi da entrambe le parti, ma i tonini tengono botta e corrono il doppio di noi: 2 a 0 per loro dopo 5 minuti sembra il preludio alla famosa figura di merda.
Dopo poco succede la cosa più prevedibile in questa circostanza: una bella cazzottata. 
C'è chi prende, c'è chi dà, poi il gioco riparte finchè la Michela non viene presa e supplexata fuori dal campo con un placcaggio stile Legion of Doom. 
A quel punto non ricordo più niente, ma alla fine abbiamo vinto noi di una meta, cioè non io, io non giocavo.
La partita successiva è con i cugini del Savona: correttezza, fair play e amore: la Molesta domina e si porta a casa la prima vittoria di una tappa ufficiale. 
Ritiro della coppa, un po' di festeggiamenti (5 minuti), la molesta prende i suoi coccini e parte alla volta di Firenze, non prima di aver gustato una buona pizza al miglior ristorante di pesce della riviera ligure:
Mi dispiace la cucina è chiusa, solo pizza!!
Ma siamo 20!
Ho detto chiusa, che pizza prendete?

Un grazie sentito a tutta la Molesta, agli arbitri inetti, al Peri fermato dal medico ipocondriaco e magari la prossima volta sarà bene che l'accompagnatore lo faccia qualcun altro perchè a me sembra di non esserci proprio portato... 

23 giugno 2010

Al ladro del mio casco

A te giovane pischello, che per provare il tuo valore alla cumpa hai rotto il mio bauletto e hai trovato il casco della Momo e che adesso ti dai un tono davanti al Michelangelo con il trofeo della tua bravata.
Oppure a te sfortunato immigrato che hai rivenduto il mio casco per un tozzo di pane e vestiti nuovi per la tua sorella malata....
Tranquillo, io non ti serbo rancore. Io capisco il tuo gesto e ti perdono. Per questo quando troveranno il modo di viaggiare nel tempo oppure quando Doc mi verrà a prendere con la Delorean io voglio essere con te al momento del furto, in quella notte piovosa e fredda di Giugno, per metterti la mano sulla spalla, guardarti negli occhi, e come un padre compagno
romperti così tante ossa che poi potrò metterti nel bauletto al posto del casco.
Fino a quel giorno goditela pure,  nella speranza che l'usura dell'allacciatura non presenti il suo amaro conto proprio durante un tuo banale incidente.

21 giugno 2010

Beach Rugby round 1: Lido di Spina

19 Giugno 2010, 13.47 GMT+1
Strada Sconosciuta, Luogo Sconosciuto

"Pronto?"
"Vasco ti ricordi la strada per Lido di Spina? Credo di essermi perso"
"Shhhhhhhh!!! Sto addormentando il bambino, stronzo!!"
"Scusa scusa ciao ciao ciao"


La stagione 2k10 della Molesta Quindicina (o Molesta Cinquina come dicono i DAGGS) è iniziata da ieri; le partite della mattina si sono chiuse con una vittoria e una sconfitta e Bracco si è accidentalmente strappato raccattando una biglia di Girardengo sulla pista di sabbia.

Arrivo sulla spiaggia di Lido di Spina verso le 2pm dopo essermi perso nella vasta palude di Comacchio e vengo accolto dal grande entusiasmo dei miei compagni, non per il mio valore in campo, si intende, ma per il gonfiabile rosa che porto con me e che ricorda nitidamente il nostro vecchio presidente Ettore Liddo in scala 50:1. (Thanks Biondona per l'azzeccato regalo).
Qualcuno nomina con nostalgia la sua elezione nel 2009 a Ceriale, altri si interrogano sulla dubbia sparizione dal comodino di Inno, poi l'arbitro ci desta dal triste ricordo: Bisognerebbe giocare.



OH NOOOOOOO!!!!

Ci presentiamo così a un arbitro che guarda interrogativo la nostra tenuta da gelatai obesi risalente al 2009, tutto nel più indecoroso stile Cus Firenze:
La Michela, Pennello, Pellicano Parri, Io, mio figlio, Fanelli, Talpa, Maicol Beretta, Manisabbia, Zikiki, Patroclo (Bracco veglia su di noi da bordocampo imprecando contro chi crede ancora che sia rugby a 15, cioè tutti i precedentemente citati)

La Molesta Quindicina, dopo la vittoria contro una squadra di cui non ho mai saputo il nome e che d'ora in avanti chiamerò Bluoni (intanto non li nominerò più) si imbatte nella semifinale più sperata: Daggs Strani Tipi.
Gli animi sono carichi, le motivazioni ci sono, poi si sente un "Per la Molesta Cinquina ip ip, urrah"
Cinquina? Cinquina?? Ma vi ammazziamo tutti!!! Storpiate il nostro nome e pensate di restare vivi??? Ci scambiamo occhiate assassine, "Ci siamo capiti eh!!", Ci riguardiamo ancora e mi sorge il dubbio...
Non che voglia polemizzare... però in effetti siamo proprio 5! E poi molesta cinquina ricorda lo schiaffo e il logo può essere una mano su un culo... Forte no? 
BASTA!! C'è da giocare!!

La Molesta parte bene,  poi inciampa ma siamo li e il primo tempo di chiude sul 3 a 2 per i Daggs.
Il secondo tempo, non certo per il calo di forma (tondo è cmq una forma) ma per piccoli errori difensivi, si chiude sul 5 a 2 per i Daggs che passano in finale contro i Neroni (forse il Paese, forse i New Zeland Maori, adesso non ricordo).
La Molesta raccoglie i cocci  e assiste all'altra semifinale.
La finale 3o e 4o posto ci tocca con la squadra più antipatica del torneo: il Ferrara.
Ormai la Molesta è padrona del campo, si è accorta del diverso sport che sta praticando, e riesce a vincere senza dimenticarsi di distribuire un buon poker di colpi a qualche guascone un po' troppo aitante.



Da qui il bagno Kqualcosa si trasforma in locale all'aperto e la serata prosegue garosissima per circa 1 ora e mezzo, finchè lo Ziki si trasforma in Coscienza e ci ricorda che abbiamo prenotato la cena in un diverso locale, e pertanto abbiamo contratto un impegno che dobbiamo rispettare... La gente allibita segue lo Ziki verso il campeggio senza fiatare... si sente solo un timido "ma sta dicendo davvero?L'ha detto lui??"


"Forse si doveva restare al bagno" diverrà una frase molto usata per quella sera e per le sere a venire. Qualcuno la confonderà come un desiderio di dare libero sfogo alle proprie funzioni corporee, ma i Molesti sanno che di ben altro si tratta.


Rimando al sito della Molesta Quindicina per il report ufficiale del Talpa e grazie a tutti i presenti per la divertente tappa. 
Ringrazio infine il ragazzetto che la domenica mattina se la gaggiava sotto canestro in campeggio e che sosteneva di essere forte perché lui giocava in una squadra: "Amico mio, io non faccio canestro nemmeno con il "cherry picker", ma te l'avevo detto che contro il Pennellone c'è poco da fare!!"
Cherry Picker in azione al Cargo Building

12 giugno 2010

Nuovo Look

Con l'arrivo dell'estate, di Pitti Immagine Uomo e delle code kilometriche sui viali la mattina perchè un cartello di ricchioni ha deciso che bisogna fare una sfilata,  ho deciso di rifare il look del sito. In effetti quel bianco e blu che andava tanto di moda 3 anni fa, dice quest'anno non andrà per nulla quindi sono corso ai ripari.
Lo potrebbe confermare anche Alessio Sundas, che vediamo qui a fianco nell'epoca d'oro, se non fosse per quel problemino con la giustizia...

Comunque dopo aver provato ogni combinazione di colori RGB e aver vinto il premio "peggiore abbinamento di colori 2010" a una competizione per soli daltonici, la cosa migliore che sono riuscito a fare è questa che vedete.
Se avete consigli che renderebbe il tutto un po' più ehm ehm e un po' meno ehm ehm fatevi avanti. 

11 giugno 2010

Amore Fijiano

Le isole Figi (figiano: Viti; indostano: फ़िजी فِجی) sono un arcipelago dell'Oceania che formano l'omonimo stato. Il paese occupa un arcipelago di circa 322 isole, di cui 106 sono abitate permanentemente, oltre a 522 isolotti. (fonte uikiphedia)
Come avrete capito alle isole Fiji si sta come ragni, ognuno ha suo isolotto, canna da pesca, estate tutto l'anno, mare incontaminato, sole, amore,cornetto Algida e per comprare le uova ci si va in canoa.

Su queste isole lontane, i prodi colonizzatori, oltre a portare il broncopolmonite e la giusta religione (le confuse  tribù stavano pregando dei buffi e inesistenti spiriti) , portarono anche una palla da rugby, e le tribù isolane, dopo un certo scetticismo, iniziarono a prendere questo giochino parecchio sul serio.
Ovviamente svilupparono un gioco che si sposasse con il loro modo di essere:

  1. CALCIARE NEVER: giocando su isolotti grossi meno del campo se calci la palla finisce in mare, e poi ti tocca andare a prenderla
  2. LA TOUCHE: Eh? Ah le rimesse laterali!! Cosa urli lo schema?! Ributtaci la palla che continuiamo a picchiarci come fabbri! Gli isolani non hanno la benché minima idea di cosa sia uno schema in touche, uno tira la palla e gli altri 7 saltano, non è nella loro natura scervellarsi per prendere il pallone. La filosofia è "Tranqui, il pallone ce l'hanno loro? Vedrai che ce lo renderanno presto!"
  3. LA MISCHIA: Si potrebbe pensare che gli isolani, per il loro classico fisico a lavatrice, siano dei maestri della mischia ordinata. Invece come ci può insegnare un esperto pilone o il suo fisioterapista, la mischia è un complesso sistema in cui la sinergia di tutti gli elementi e la perfetta interazione genera solidità e potenza (il fisioterapista direbbe solo "mettiti sul lettino che ti rimetto il collo sotto la testa"). Gli isolani come già detto non organizzano nulla se non feste sulla spiaggia, figurati se si sbucciano per fare una mischia.
Il gioco degli isolani si basa sostanzialmente su 2 principi

  1. OFFLOAD come se piovesse: gli isolani hanno una innata dote per il riciclo del pallone e un fisico che gli permette di farlo nelle situazioni più incredibili: non è un caso che al rugby a sette i fijiani facciano il culo a diversi
  2. PLACCAGGI a scroscio: gli isolani sono grossi, hanno il baricentro sotto terra e spalle come divani (Divani&Divani da minimo 2000 euro), e hanno capito che il modo migliore per farmarti è farlo non temporaneamente, ma con una lungo-degenza in una struttura sanitaria apposita. Per questo un placcaggio medio di un isolano è a metà tra un incidente in motorino e il Knock Knock di Takeshi's Castle.
Secondo voi cosa ha detto il povero Matt Cadeaux (lo so che si chiama Giteau) per fare incazzare così tanto i sorridenti fijiani?

  1. TUAPONTEMARCIOCHIUSA!!!
  2.  La tu mamma pare una Candy
  3. Quest'anno la festa di fine anno delle Fiji ve la organizzate da soli e io nemmeno ci vengo
  4. Brontolo merda
  5. Fatti una famiglia
  6. Scusate vi ho scoppiato la swissball
  7. Quest'anno niente beach rugby
  8. Altro (indicare nei commenti la frase esatta)

26 maggio 2010

Libri in inglese


Avete mai provato a leggere in libro in inglese? ok siete dei giusti e sapete piu lingue di C3-P0.. Ma Se come me pensavate di conoscere bene la lingua e vi siete detti “ok è il momento di testare gli anni di studi e di lavoro sul campo” allora sapete di cosa parlo.

E non dico una di quelle pesate in inglese antico che comprensibilmente sembrano aramaico (grazie ancora Mel Gibson per la passione di cristo coi sottotitoli). Io intendo un libro normale, leggero, tranquillo. Bene, ci ho provato e vi devo dire che l'esperienza è singolare.

Il bello dei libri, si sa, è che ti catapultano in un mondo fantastico, spettatore di eventi ai quali ti sembra di partecipare da comparsa. Essere nella stanza con un criminologo che ispeziona la scena di un duplice omicidio, assaporare la vendetta insieme al conte di Montecristo, dare una pedata a Stieg Larsson quando descrive una sedia inutile truciolo per truciolo o quando cita assurdi nomi di strade svedesi che sembrano mobili Ikea, sono emozioni uniche nel loro genere che fanno di un libro un esperienza irrinunciabile (fino all'arrivo delle console, si intende).

Nel libro in inglese l'esperienza è la stessa, ma vi rendete conto dopo un po di cosa avete visto e vissuto partecipando agli eventi come dei ritardati. Per esempio ho capito dopo 2 capitoli che Tizio Incognito era morto e la sua festa di 2 capitoli prima era la sua veglia funebre.. così per tutta la durata del party ho avuto il sorriso da idiota del lieto evento e mi immagino di essere stato li con il sorriso di un tardivo che non capisce che nel mezzo alla sala c'é la coffin. A volte quel che manca è una parola, magari simile a una che si conosce e che per assonanza vorrà dire quello.. E invece no! Maledetta!

Comunque questa riflessione assurda nasce dal fatto che sono sul Gatwick Express, bloccato da un incidente sui binari e sto rivivendo lo Stansted Express Day ma con più gente nel vagone, faccio finta di non capire l’italiano e tra un po’ salterò addosso al Ciccio Benzina che occupa il mio spazio vitale.

23 maggio 2010

Playmakers

“Dici a te stesso che è per tuo fratello, per fottere tuo padre, perchè è domenica e questa è la tua vita, è quello che sei, ma la verità è che hai paura di andare via. Odi questo sport ma non hai la forza di lasciare così diventi una furia, ed è questo che ti rende forte, che ti distingue dagli altri, che ti fa diventare un killer.”

Personale interpretazione del football vista dagli occhi di uno dei protagonisti di PLAYMAKERS, serie tv americana prodotta da ESPN diversi anni fa e andata in onda in Italia su qualche canale di SKY (Forse FX ma non ho l’antenna a casa quindi figurati se conosco i canali di SKY).

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La storia ruota intorno a giocatori e  dei Cougars e racconta del mondo della NFL visto dall’interno. Come avviene anche in altre squadre di sport diversi (tipo il Firenze Rugby 1931) non c’è un giocatore sano di mente (Pasticcino a parte quel vizietto poteva ritenersi sano) e ognuno ha da combattere contro i suoi demoni in un mondo (quello del football) che ricerca l’esasperazione dello spettacolo, delle prestazioni e che logora chiunque ne faccia parte (soprattutto chi decide di andare a Parigi a vedere la finale dell’Heineken Cup).

C’è il Linebacker (citato all’inizio) che non si dà pace per aver paralizzato un avversario, c’è il giovane fenomeno che non sa dire di no a droga alcol e divertimento sfrenato, c’è il veterano che cerca di restare a galla nonostante l’età e i troppi infortuni e l’allenatore che combatte contro una malattia incurabile e che deve scendere a patti con un proprietario troppo ambizioso.

La serie TV è in inglese su Youtube, oppure chiedete a me gli episodi in italiano portandomi il vostro pratico pendrive di almeno 4Gb (vediamo di non dovermi dire “oh scusa per quei video non so se li hai guardati cmq non sono miei ce li ha messi un mio amico e mi sono scordato di cancellarli”).

La scena della citazione iniziale è QUI.

17 maggio 2010

Lourdes Arrivooooooo!!

Scrivendo Lourdes su Google immagini viene fuori questa splendida ragazza che risponde al nome di Lourdes Maria Ciccone e che oltre a essere la figlia di Madonna e avere bisogno di un decespugliatore a motore, può trasformarsi in lupo mannaro durante le notti di luna piena.

Comunque io volevo intendere l’altra Lourdes, quella più religiosa e mistica, meta di milioni di turisti credenti ogni anno alla ricerca di un miracolo, un favore, uno sponsor, una legge “ad personam”, una seconda e una terza linea, la lingua italiana etc etc.


Tra l’altro vi farà piacere sapere che esistono un sacco di siti di merchandising del Deportivo Lourdes che vendono magliette, statuine, ceri, rosari, icone e sciarpe direttamente dal luogo sacro e le spediscono a casa vostra risparmiandovi viaggio e code alla cassa. Ne è un esempio il seguente attrezzo elettrico venduto su LOURDESDIRECT.COM e acquistabile a soli 36euro compreso alimentatore (no, non ci sono sconti anziani-bambini-studenti quindi pagare!) garanzia 12 mesi soddisfatti o cazzi vostri.

L’idea di un pellegrinaggio alla Madonnina di Lourdes mi è venuto ieri sera mentre osservavo le mie ginocchia (e non ginocchi sennò il Fane si incazza). Dovete sapere infatti che ieri ho fatto jogging con la mia ragazza che, per fortuna, non è proprio Marion Jones (di seguito ritratta mentre riconsegna le medaglie di Sydney dopo essere stata trovata positiva un po’ a tutto quello che vale doping)


Fatto sta che ieri sera ero con il ghiaccio sul ginocchio che era gonfio e dolente. L’altro ginocchio invece è diventato dipendente dal mercuriocromo dopo una caduta in motorino a causa di un pirata della strada (non è vero è che mi vergogno a dire che non ho visto un marciapiede) e non dà segni di voler uscire dal tunnel.

Il treno per Lourdes parte domattina, e speriamo come nella famosa barzelletta di non trovare chiuso.

PS Dice Razzigher che i treni per Fatima invece non si fanno partire più…quella parla troppo e quel che dice si avvera…

12 maggio 2010

Thank you Stansted Express

He's your Dad, not a taxi driver. 

Ma probabilmente lui non ti fa scendere dal treno dopo aver pagato 20 sterline (50mila lire del previgente conio), non ti fa salire su un autobus con l'autista figlio di troia, non ti fa rimontare su altri 2 treni prima di arrivare a Stansted 15 minuti prima della partenza del tuo aereo per Pisa e non ti fa fare Fermata treno-Imbarco aereo gate 53 correndo come un pazzo con le valigie e 2 vecchine sotto braccio, gridando "SORRY SORRY LEVATEVI DAL CAZZOOOOO".
Perché poi quando sali sull'aereo sudato e senza fiato e chiedi un bicchiere d'acqua per la tua ragazza, le obese e anziane hostess della RyanAir ti diranno "Abbiamo acqua in bottiglia, ma può acquistarla solo dopo il decollo" e questo non è bello per niente, cari amici inglesi.
Alla fine le nostre ferrovie fanno cacare uguale, si intende, ma sappiamo bene che al babbo la mattina alle 6 è bene rompergli i coglioni!

26 aprile 2010

ommerda il Blog!!!!!

Un po’ come quando ti ricordi di aver messo gli hamburger sul fuoco 6 partite di Pro Evolution fa (5 minuti a tempo), un po’ come quando parlando del più e del meno apprendi che i criceti mangiano 2 volte al giorno e l’ultima volta che gli hai dato i semini gli hai fatto anche gli auguri di Natale, oggi mi sono ricordato di avere un blog. Lancio Chrome (perchè è + figo di Firefox) e corro a vedere come sta…

Il blog è sempre li, magro, e annoiato che mi guarda con lo stesso sguardo di rimprovero che aveva la mamma quando misi sotto con la saltafossi la vecchina del portone accanto, tentando di battere il record a cronometro di Ponte a Mensola, dal civico 23 al cancello rosso.

Brevemente cosa mi è successo in questo mese e mezzo:

Sono partito per una missione di 2 settimane a Durban (Afric du Sud), soggiorno vacanze premio aziendale “Tranquillo non c’è nulla da fare”, ho lavorato dalle 12 alle 20 ore al giorno in cantiere fino a che il primo di Aprile per iScherSo sono caduto in una buca non segnalata e mi sono aperto 5 punti in una gamba con un ferro, forte contusione al ginocchio, stiramento del collaterale mediale.
Poi per Pasqua siamo andati a vedere come era il Mozambico, ci hanno rubato gli specchietti retrovisori che abbiamo ricomprato al mercato nero da dei bambini armati, ci sono saliti gli sbirri in macchina con il Kalashnikov volendoci portare alla centrale finché non li abbiamo corrotti, poi sono tornato a Durban passando 20 minuti dal Kruger park, perché il mio soggiorno era stato prolungato di altre 2 settimane. Rientrato a metà Aprile con febbre e un’infezione alla gamba, all’ospedale hanno scongiurato la malaria dopo un pomeriggio passato con l’ago-cannula al Pronto Soccorso.
A parte qualche incidente direi che è stato un mese di esperienze.

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Scrisse un saggio: “Anche se lontani da un po’ di tempo è sempre bello sapere che un’amicizia non muore mai”

12 marzo 2010

Secret Diary of a Call Girl Stagione 3

E' ricominciata da fine Gennaio e me ne sono accorto solo ora grazie alla segnalazione del Semola (che da bravo pervertito se ne era già accorto da tempo).
Brevemente la storia che si era fermata un anno fa dopo che la protagonista era troppo incinta:
Hannah (Belle per chi paga) è una escort di lusso in una Londra trasgressiva e peccaminosa che aggiunge alla già redditizia professione di meretrice, anche quella di scrittrice di un diario autobiografico (che poi è il libro che realmente ha ispirato la serie).
Da qui in poi lasciamo la dovuta suspense dicendo che dalla visione dei primi 3 episodi lo stile è quello delle prime due serie: irriverente, birichino, faccio quasi vedere qualcosa in più ma poi no. Comunque 8 episodi piacevoli e di breve durata sottotitolati nel link di seguito. Enjoy ma senza arrivare all'onanismo selvaggio.

4 marzo 2010

Grindhouse


Un giorno di tanti anni fa Tarantino e Rodriguez si incontrano in viale Paoli 23 e uno fa all'altro "Ti andrebbe di fare un film che sembri uno dei vecchi Grindhouse dei cinema anni 70 con il doppio spettacolo, violenza e sangue a fiumi, trailer finti e la pellicola mangiata dai topi?"
"No, non mene frega un cazzo"
"Venvia è mitico facciamolo"
"No, Ziki mi ha ordinato una Appetitosa da Strapizzami e mi si fredda!"
"Si ma dopo?"
"Dopo va bene!"
"Allora prendimi una Mangiami che arrivo"

Nasce così la collaborazione e i film vengono divisi nel più semplice dei modi: uno te, uno io e non ci rompiamo i coglioni.
Poi nel rimontaggio si decide di far uscire in US il tutto come unico film di 2 ore e mezzo, mentre per gli sciocchi e ignoranti popoli europei (e non mi riferisco solo ai Balcani) che non hanno mai vissuto i Drive In degli anni 70 e i film d'exploitation,  verranno prodotte 2 pellicole distinte con un rimontaggio più lungo (anche perchè ci si era accorti che l'incasso ai botteghini americani era inferiore a Air Bud). Ed è così che li ho trovati sul Torrent da BlockBuster. Non sapendo tutto questo li ho visti come li recensirò, cioè al contrario; non che cambi un cazzo, si intende.
Inserisco l'intervallo per dare riposo al sovraccarico sistema nervoso centrale del lettore:

26 febbraio 2010

Grazie

Una donna attende quel momento in trepidante attesa, sognandolo fin da bambina, sulla scia di film storici e romanzi classici.
Poi finalmente il tanto atteso momento arriva e la gioa è davvero incontenibile.
Lo sa bene Hilary Duff paparazzata in questa romantica sequenza in cui il suo fidanzato giocatore di hockey  le chiede la mano con un diamante da 1 milione di dollari, lei si commuove, lo ammira, e poi prega come ogni buon praticante per ringraziare del dono ricevuto...

Ah non sta pregando??????

Dite che...
in effetti lui...
Sipario grazie!

23 febbraio 2010

Donne, dududu, in mezzo a una maul


Secondo esperimento dopo il festival della creatività.
Questa volta abbiamo portato sul campo da rugby una quarantina di donne di tutte le età (dai 15 ai 74!) all'interno di una giornata dedicata all'autostima femminile.
Le signore, dapprima un po' frenate soprattutto dal maltempo e dal campo bagnato, si sono lasciate andare a placcaggi estremi e tuffi nel fango, touche, mischie e percussioni ai sacconi, a dimostrazione che il gentil sesso sa essere più competitivo e intraprendente di noi maschi e che il rugby non ha proprio barriere.

Le 2 ore di attività sono volate e alla fine la soddisfazione è stata tanta. Una signora che tenta di placcarmi prendendo una tassellata in faccia e si rialza per niente scossa dicendomi "Avevi la palla, ti dovevo placcare!" sono l'emblema di quanto l'esperimento sia riuscito.

Grazie a Lapo, Valentina e Stefania organizzatori dell'evento, a Marcelo Orlando, al Talpa e al Semola in veste di allenatori  e a tutte le partecipanti.

Appena disponibili aggiungerò foto e video dell'evento.

Aggiornamento: Ecco le prime:

  

Le altre le trovate nell’album di Lucia.


Intanto potete leggere l'articolo uscito sul Corriere Fiorentino (Inserto del Corriere della Sera) e poi osservare come Marcelo dopo il corso abbia più risultati su Google di Michael Schumacher. Cliccare per credere!

8 febbraio 2010

Ora mi ricordo!

Domenica, ore 7.15. Non questa, quella prima.
La sveglia suona e il primo pensiero è "ma chi me l'ha fatto fare di giocare a rugby che oggi invece di andare a Brescia potevo stare a letto e ieri sera uscire come tutti i civili?" Il secondo pensiero è "Ma ... Brescia è in Lombardia?"
Sulla strada per la convocazione incontro Talpino abbracciato a un pinguino in scooter e gli faccio capire con 2 gesti delle mani che ci fermiamo a fare colazione prima di presentarci al campo, lui accetta di buon grado, il pinguino anche.
Ci siamo, si parte direzione Brescia che, mi confermano, è tutt'ora in Lombardia.
2 battute, 2 siparietti e mi sento subito a casa, perchè in fondo “casa” è dove ti senti a tuo agio, tranquillo e sicuro e  più che un luogo, assume la forma di un gruppo di amici con cui ho condiviso i momenti più belli e alcuni dei più brutti della mia vita.
La proiezione della partita di domenica scorsa con analisi degli errori in too-slow-motion concilia la dormita nel mezzo al corridoio del pullman con coperta di pile, tappi per le orecchie e mascherina oscurante fornita dal mai dimenticato Francesco Marchini.


Festa erasmus in Toga: imbucati grazie e 2 casse di EFES scadute da 1 anno e mezzo. La Norvegia dà, la Norveglia prende...

Nemmeno il tempo di svegliarsi ed è subito Autogrill.
Tra chi resta fuori a mangiarsi i panini portati da casa, chi entra per un caffè, io mi metto in coda per il solito piatto di pasta in bianco al ristorante. Davanti ai nostri occhi di giovani pieni di ideali, l’intera squadra del Genova Rugby è in fila con in mano il ticket per il MENU SPORT pagato dalla società, con le loro tutine di qualità e i giubbotti fashion. Genova rugby che milita ai poderosi vertici del campionato di serie B.
SERIE B (LORO)=> SERIE A2 => SERIE A1 (NOI)
Ripongo il vassoio con una vena pulsante al lato destro del collo e mi faccio riscaldare una Rustichella.
 “Vuoi il menù con il dolcetto, la bibita e il caffè?” 
“No stronzo, tu vuoi anche il pianale, il motore e l’abitacolo quando vai a cambiare i freni?”
Espongo la mia frustrazione a chi di dovere, ma mi viene detto che il pranzo all’autogrill non è una cosa che serve, le cene del venerdì… quelle servivano…
Dunque: mi sono svegliato alle 7: unico giorno in cui non lavoro, siamo in pullman da 4 ore, domani ricomincio la settimana con la stanchezza di un operaio bulgaro (si si i bulgari si stancano molto), ogni settimana da 10 anni vedo più il campo che casa mia, ho più infortuni dell’omino dei crash test, ma il pranzo alla squadra non serve… le cene del venerdì quelle si. Ok mi hai convinto.
Aspetta, ma non ci danno più neppure la cena il venerdì dopo allenamento!! Dice che adesso ci paghiamo il campo in sintetico il mercoledì… certo 3 kili di pasta son rincarati davvero. Ripartiamo vai.
Arriviamo al campo di Brescia con un certo anticipo e la voglia di giocare proprio non arriva… Fa un freddo bestia, è umido anche per un anfibio e come se non bastasse la mia spalla è solida come un castello di carte.
Riscaldamento, fischio di inizio e si comincia!
Dopo pochi minuti una cosa risulta chiara: l’arbitro non ha la minima idea delle regole di questo sport: il fuorigioco è un concetto alquanto soggettivo e ogni punto d’incontro una rissa da strada dove la gente entra e esce un po’ a piacimento. Ricordiamo inoltre che il placcatore sdraiato sulla palla oggi non vuole evitarne l’uscita: è solo bisognoso di affetto e va compreso.
Ok gente: sono cazzi da cacare!
Dopo 60 minuti di battaglia siamo pari, almeno credo. Qui in mischia nessuno sa il punteggio, “continuiamo a martellare così, stanno cedendo!!”. Arrivano N>1 cartellini gialli: vediamo…c’è Ippo seconda linea, mancano 2 terze, il Santi è centro.. boh direi che siamo in 12.
Alzo la testa dopo una pulitura mentre corro verso la pulitura successiva (la storia delle 4 famiglie che si rischierano oggi l'abbiamo un attimo messa da parte) e mi accorgo che sto sorridendo...
Ora ricordo cosa che mi fa svegliare alle 7 di domenica, che mi fa allenare anche con la neve, che mi fa dire "si si ce la faccio" quando la spalla issa bandiera bianca e che mi fa correre a casa a prendere la borsa invece di andare a fare l'aperitivo del venerdì come tutti i civili.
Difendere 2 punto di vantaggio e i tre metri di terra dietro i miei piedi insieme a un manipolo di compagni, contro chi è più fisicato, più pagato, più allenato e più riposato di noi...

E quando sei sopra di due punti a respingere l'attacco sulla linea dei tuoi 5 metri una, due, tre volte, spalla a spalla con i tuoi, due minuti alla fine sono lunghi una vita e io me li passo tutti con il sorriso dentro al cuore.

4 febbraio 2010

The shield: Final act


Ho visto tutto... anche quello che non avrei mai voluto vedere, quello che Italia1 voleva celarmi interrompendo le trasmissioni con un episodio di anticipo.
Quando mi sono accorto che in Italia gli episodi trasmessi erano 12 mentre in inglese erano 13 ma che le lunghezze erano le stesse (quindi non c'erano episodi messi insieme o doppi) ho pensato "siamo proprio in mano a dei baracconi".
Invece Italia1 mi voleva solo proteggere da un ultimo episodio della serie dal quale ancora non mi sono ben ripreso... dovrò solo elaborarlo un po', ma passerà.
Resta il fatto che siamo in mano a dei baracconi, indipendentemente dalle serie Tv.

Dopo 7 stagioni con l'inquadratura della camera che segue ogni azione della Squadra d'Assalto a non più di  mezzo metro di distanza mi ero affezionato a ognuno dei personaggi ma sopratutto mi ero convinto che il buono era il più corrotto e insanguinato di tutti.


Per me resta la miglior serie Tv da quando la mi mamma si fissò a guardare Dallas costringendomi alle vicende di JR e famiglia.. e sarà stato l'87..

JR è il cazzo buffo con il cappello.

Siccome è meglio parlare meno e linkare di più vi consiglio vivamente tutte e 7 le stagioni. Buona visione.

Via linkstreaming
Via megastreaming

29 gennaio 2010

Era meglio se stavi Mutu

"Perchè te nel tuo piccolo e io nel mio grande, alla fine siamo uguali"
Adrian Mutu a Bobo Bastiani al Salamanca, mese dimenticato, anno 2009
E' passato un po' di tempo da quando, in una tranquilla serata al Salamanca, Mutu girava tronfio (e gonfio) regalando perle di onnipotenza a una folla in adorazione (folla per la maggior parte formata da peruviani con l'F12 aerografato). Di quella folla non faceva parte Bobo, il quale fu molto risentito per quel discorsino, e neppure il Fane che il giorno dopo all'allenamento mi chiese "ma chi era quel nano con la testa grossa che ieri sera mi tirava la barba e abbracciava tutti?"

Adesso caro il mio re di Firenze, perchè stasera non torni al Salamanca a abbracciarci tutto dall'alto del tuo trono? Ecco due buoni motivi per farlo:
  1. MOTIVO NUMERO UNO
  2. MA SOPRATUTTO MOTIVO NUMERO DUE
Ah scusa, il trono è caduto? Ah devi 17 milioni al Chelsea? Beh ma per un calciatore come te che vuoi che siano...
Sibutramina hai detto? 4 anni a casa senza stipendio? Beh ma il re di Firenze saprà fare qualcos'altro che non sia tirare 2 pedate a un pallone no? Ti ho visto anche come modello sulle gigantofrafie in via Baracca accanto alle fie vestite bene. Oddio gli sponsor non vedono bene un tossico??
...
...
ci si vede al Salamanca vai!

Perchè noi nel nostro piccolo e te nel tuo Niente, fortunatamente siamo proprio diversi!

27 gennaio 2010

Il sesso con le BIC

Come fare un post in breve tempo e senza pensarci troppo?
Facile, basta mettere un video cattura attenzione.
Questo che ho trovato è carino e spiega un po' di termini legati al sesso con l'ausilio delle penne Bic che furono la fortuna di tanti insieme alle calze di nylon nei paesi dell'ex URSS, nonchè la fortuna del conte Bich insieme al rasoio monouso e l'accendino.
Alla fine quel che conta per svoltare è una semplice ma efficace idea...per costruire una multinazionale miliardaria ne bastano solo 3...





EDIT: Rileggendo il titolo del post mi sono accorto che esso potrebbe portare a fraintendimenti. Questo blog sconsiglia l'uso combinato di penne bic e orifizi senza la rimozione del relativo tappino.

25 gennaio 2010

Avatar 3D : Pocahontas un cazzo

Sabato sera in un tranquillo pre-trasferta mi sono accaparrato i biglietti per l'evento dell'anno: il matrimonio di Marcelo Avatar di James Cameron nella sua versione 3D.

Mi presento mezz'ora prima, giusto per sicurezza e mi ritrovo davanti un'orda di persone che più che in coda per vedere un film sembrava in coda per la distribuzione delle derrate alimentari a Mogadiscio:
bambini di 4 anni trasformati in robusti arieti, vecchi che fingevano malori per guadagnare qualche posizione, signore che spingevano più di esperti piloni inglesi (è risaputo che in prima linea l'esperienza è tutto).
E' evidente che la prenotazione del posto risolverebbe non pochi problemi di ordine pubblico, caro il mio Variety.
Comunque mi accaparro un posto decente e mi accorgo subito che il cinema 3D ha fatto passi da gigante almeno per quanto riguarda la qualità degli occhiali: quelli rossi e blu che ti davano con i cereali sono solo 1 ricordo.


Uno spettatore mostra felice il suo biglietto,  i suoi occhiali 3D e un buffo naso finto

Evito il solito riassunto della storia, perchè per gustare il film dovete andare al cinema come ho fatto io, senza sapere niente della trama se non che qualcuno sarà di colore blu ma più grosso dei Puffi, e uscirne a bocca aperta con un entusiasmo che per la prima ora non sapete come controllare, saltellando come il figlio di gatto Silvestro.

Certamente, cara la mia Critica cinematografica, con Pocahontas ha davvero poco a che fare. Pocahontas era blu? C'erano i Mech armati di minigun che combattevano contro i draghi volanti? Mirabolanti effetti 3D?
Perfetto quindi non rompiamo le palle.
Certo anche il 3D se pur a un livello diverso non è nulla di nuovo rispetto a quello visto a Gardaland, dopo un po' ti abitui e chiudi la bocca (i primi 3 minuti li passi a togliere e mettere gli occhiali per vedere la differenza) , ma i 10 euro sono proprio ben spesi, certamente spesi meglio che 30€ al rugby pub, per consumazioni che per altro non ho mai effettuato.
Concludo con questa foto incentivo, per chi ancora non fosse convinto del film, che credo tornerò a rigustarmi il prossimo week-end.


Pocahontas armata di una mitragliatrice su un drago volante

22 gennaio 2010

Jennifer Body

Cosa succede quando hai 1 ora e 42 da buttare via e hai scaricato un film dal torrente per non lasciare libera la banda al vicino di casa?



Non lo so, il  mio vicino ha 80anni e, dall'odore che trapela dal suo appartamento, non ha certo bisogno di banda... almeno non più.
Però se volete vi posso dire cosa succede quando vedi un poster così e decidi di scaricare noleggiare il film in dvd senza avere la benché minima idea della trama.

Il film è un lungo flashback raccontato da una giovane ragazza rinchiusa in un ospedale psichiatrico, con notevoli capacità di azzicco e combattimento rinchiusa per chissà quale crimine.
Nella minuscola cittadina di uno stato qualunque del Sud di quel magnifico paese che sono gli Stati Uniti tutto scorre tranquillo finchè un gruppo rock decide di suonare in un Bar alla presenza di Megan Fox e la sua inseparabile amica nerds un po' sfigata e brutta, che tutti chiamano simpaticamente "ugly betty" (la psicopatica di prima).


La foto non è qui a caso. Lei è l'amica brutta di Megan Fox. 
Alla fine come era scritto nel bagno del primo piano a Santa Marta: "Maledetta ingegneria, per colpa tua non so se la fica sta per orizzontale o verticale" e qualcuno aveva aggiunto con una freccia -------->DIPENDE DAL SISTEMA DI RIFERIMENTO".

Ma torniamo all'avvincente trama: il gruppo rock vuole sacrificare Megan Fox a Satana credendo la signorina ancora vergine, almeno quasi, così da diventare famosi come i Maroon 5.
Durante il sacrificio qualcosa non va come doveva andare, per quel discorsino della poca verginità della signorina che diventa un demone mangiatore di uomini, ma con le sembianze di una fia. La band diventa famosa  lo stesso quindi alla fine a loro fottesega.

L'unica a accorgersi del cambiamento è l'amica sfigata, alla quale però nessuno crede, e intanto Megan continua a sedurre e mangiare i ragazzi della scuola con scene più o meno splatter misto sexy a caso.
In pratica per una quarantina di minuti ci sono circa 80 scene in cui sembra sempre che finalmente si veda qualcosa si più di una scollatura, ma che poi si concludono sempre con un fallimento.
Alla fine l'amica l'accetterebbe anche con questo difettuccio del cannibalismo, l'amicizia va oltre, son cresciute insieme, "mica ti faccio le menate io perchè mangi il sushi, allora perchè mi guardi male se mangio il campione di football?" se non che a un certo punto Megan decide di mangiare il ragazzo della sfigata, per il famoso principio che alle donne piace sempre l'uomo della migliore amica, e allora parte la buriana.

Riassumendo il film è splatter quanto basta, con un tocco di sarcasmo e malizia,  un po' trash e molto ancorato alla sexy figura di Megan Fox... insomma fa veramente cacare, a parte Megan Fox.

15 gennaio 2010

Haiti: appello del Papa per aiuti

(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Un appello per Haiti, colpita da un violento terremoto e' stato lanciato da papa Benedetto XVI al termine dell'udienza generale.

'Mi appello alla generosita' di tutti - ha detto il Papa - affinche' non si faccia mancare a questi fratelli e sorelle che vivono un momento di necessita' e di dolore, la nostra concreta solidarieta' e il fattivo sostegno della Comunita' internazionale'. Il pontefice ha anche assicurato l'impegno in questo senso della Chiesa cattolica.




Esatto,  è proprio come pensate!
Via libera all'asta Pontificia per gli aiuti e la ricostruzione di Haiti. Da una prima stima del tesoro di San Pietro messo in vendita si suppone che la ricostruzione potrà includere una pista da sci, una villetta con piscina per ogni sfollato e l'abbonamento a SKY HD.
Basta con questi inutili sfarzi! Anelli, candelabri e Pokemon d'oro non valgono certo la vita di uno solo dei poveri sfollati! E questo Benedetto ics vu uno lo sa bene!
Diamo quindi inizio all'asta con il primo oggetto.
Si'ore e Si'ori, non privo di emozione mi accingo a battere il cappello papale cucito d'oro, laccato d'oro, intarsiato d'oro, tempestato di diamanti. Si parte da...

MI CHIAMO VIRGOLA, SONO UN GATTINO SONO LA STEEELLA DEL TELEFONINOOO..

Scusate è il mio..
"Si pronto"
"Certo, si capisco, certo, ovviamente, chiaramente si vostra Santità. Arrivederci, Ossequi!"

Signori c'è stato un equivoco, avevo capito male io, e forse anche voi, con "impegno della Chiesa Cattolica" si intendeva l'8 per mille... che poi è vostro. Dice che forse Benedetto ci mette anche mezzo salvadanaio a maialino che gli hanno regalato a Natale.. di più non si può fare. C'è  la GRISI, e poi ce l'hanno messo in culo e le vecchie mille lire sono 1 euro...
Ci si vede domenica a messa! Puntuali che dopo c'è Linea Verde.





12 gennaio 2010

Lost sesta e ultima serie



Confermata per il 2 Febbraio la messa in onda dell'ultima stagione di Lost sulle reti americane. Il discorso del presidente Obama fissato per lo stesso giorno è stato spostato per evitare una seconda guerra civile negli Stati Uniti, visti i sanguinosi risvolti della prima.
Per sollazzare i numerosi e ansiosi fans, me compreso, la produzione ha rilasciato un po' di anticipazioni (in gergo nerdico "Spoiler"), nonché l'ottima foto in posa "Ultima cena" (vedi sopra) già utilizzata da Battlestar Galactica, I simpson, I Soprano's, i Marchini's e il Firenze Rugby 1931.

Lock è Gesù, Jack è Tommaso, Giuda è Kate ma per la verità rispetto al dipinto originale i personaggi sono messi parecchio a cazzo quindi non saprei.

Aspettando di trovare il primo episodio sul torrente, possiamo sempre passare il tempo disinnescando raudi o guardando il riassunto delle prime 5 stagioni in 8 minuti: