5 luglio 2010

Beach Rugby round 3: Padova

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Domenica 3 Luglio 2010 ore 7.30: Il mattino ha l’oro in bocca per la Molesta Quindicina che con 3 vetture colme di atleti gente si dirige alla conquista di Padova. Una macchina (la mia) si perde nella colazione al bar Cosi (gentilmente offerta dal gitano di Orlando), suscitando l’ira funesta del Rossanda, mentre per la vettura del prode Pennello il destino è scritto su un cartello autostradale. Siccome non siamo qui a dire che il Kaiser Souze è lo zoppo, andiamo per ordine senza inopportune anticipazioni. Arriviamo a Padova dopo aver assistito al ribaltamento di una vettura in autostrada con conducente che si allontana dalla macchina fumante portando in salvo Ipod e cd... sarà un caso ma era una donna) e una discussa sosta all'autogrill, troviamo velocemente un parcheggio improvvisato e appare chiaro quello che la geografia ci aveva anticipato ma a cui non volevamo credere: Padova e questa tappa del beach rugby non si svolgeranno al mare... Occhini ci viene a incontro e si fa ambasciatore di 2 notizie: la prima è che  tra 10 minuti si gioca, la seconda è che la vettura condotta dal Pennellone ha imboccato erroneamente la A11 e si è accorta dell'errore solo a Pisa Nord, per cui giocheremo in 8 aspettando l'arrivo degli altri 4…che partono adesso da Pisa Nord.


Si pianifica la prima partita contro i bluoni dell'Excelsior: si cambia in 3 su 2 posti in campo, uno entra uno scala e uno esce, lite motive è temporeggiare e far scorrere il cronometro, se siamo morti ricordiamoci dei time-out. Il torneo inizia con me lanciato in meta dal semola, schiaccio e raccatto una ginocchiata gratuita sulla schiena da un bluone poco gentile. 2 cose tutt'ora non mi tornano in questa azione: la prima è che ho toccato la palla e mi sento quasi sporco per averlo fatto, la seconda è che non sono riuscito a ritrovare il bluone per rendergli l'amichevole gesto. Che io ricordi non ho più toccato il pallone per il resto del torneo. I molesti affannano, la girandola dei cambi va a puttane dopo 3 secondi e in campo si entra e si esce totalmente a caso. Siccome le cose si stavano mettendo bene, Occhini pensa bene di prendere il giallo così da lasciarci in 4 in campo con 3 cambi. Nonostante tutto la partita si chiude sul 10 a 5 (potrebbe essere 6 o 4 o un numero qualunque minore di 10) per i molesti. . Dopo una doccia rinfrescante ci si riposa in vista della prossima partita che la tabella del torneo dà tra un'ora. I battiti scendono sotto la soglia spermicida dei 250, qualcuno inizia a sorridere, poi arriva Schultz portatore di mestizia: la tabella scherzava, si gioca tra 10 minuti! Il pennellone è a mezz'ora da qui, percui siamo i soliti 8. L’unico che continua a sorridere è lo Zingarino che, come è risaputo, non capisce l’italiano.

Fronteggiamo a viso aperto il Paesium, già battuto a Lido di Spina ma sinceramente non mi ricordo proprio nulla della partita. Fatto sta che si è vinto anche questa per 10 a n dove n è un naturale minore di 10, facciamo 5. La speaker a fine partita riporta la gioia nei nostri stremati volti: è arrivato il Pennellone insieme agli altri 3 geni della navigazione satellitare. Si rigioca alle 14.50. La molesta si tranquillizza e prende possesso del bancone, ordinando caraffe e caraffe di spritz e scopre i mille usi delle salviette da bar nelle ordinarie funzioni corporee. Nel pomeriggio l'ultima partita del girone contro i Monsters va liscia come l'olio, loro evocano il solito Fijano grasso detto “Parafulmine”, noi lo neutralizziamo con la mossa “raddoppio il placcaggio e me ne infischio se piglio meta” e la partita finisce diciamo 10 a 7.

Giusto il tempo per vedere il cuore dello zingarino che si spezza ogni volta che l’Argentina prende gol ed è subito semifinale contro i Pampkins Ferrara che a dispetto di un nome simpatico, sono antipatici come lo scherso del sacchetto di merda incendiato davanti all’uscio di casa.

Anche questa partita non impensierisce la Molesta e sinceramente non mi ricordo un cazzo, so solo che ho cercato il gommone anabolizzato per tutto il tempo ma non mi è riuscito di dargli la bussata che meritava. Lo Spirito del lazzo collo mi ha forse voltato le spalle? Il Dio dello stronchino in ritardo e scoordinato ha forse trovato un altro sciamano? Cazzo speriamo proprio di no!!

Una cosa appare nitida dall'incontro, l’Elettrico, buontempone e calmo, soffre da qualche partita di Sindrome da guerra, diagnosticata di solito ai soldati che al ritorno dal fronte non vogliono smettere di combattere in preda a un delirio da astienenza. L’Elettrico non chiede il cambio e se lo fa urla “ultima azione e poi esco ultima azione e poi esco” e ovviamente lo fa con riluttanza, dietro una maschera di sabbia e i capelli sugli occhi.

Tutto mitico, se non fosse che io oggi mi cambio proprio con l’Elettrico…

Siamo giunti alla finale contro i padroni di casa del Padova: gente che in effetti gioca a beach rugby per davvero, e che ci dà un secco 6 a 1 senza passare dal via, ma a noi ci importa proprio una bella sega. Il secondo posto ci va più che bene, e poi dopo 5 partite è l'ora di togliersi il paradenti, la sabbia di dosso e darci ai festeggiamenti: in fondo siamo qui per questo!! E in quanto ai festeggiamenti la Molesta non è seconda a nessuno!

I 12 di Padova: Rossanda, Marcello, Elettrico, Io, Nava, Fiesoli, Leo, Nabbo, Inno, Pennello, Patroclo, Ricci
accompagnatore: Capa

Next round: BIBBIONE

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