9 luglio 2010

Occhio

7 Luglio, Roma, Terremotati dell'Aquila manganellati (VEDI VIDEO)

8 Luglio, Milano, operai della Mangiarotti Nuclear manganellati

Oggi è il 9 Luglio e ancora pare non abbiano manganellato nessuno... quindi occhio a protestare fino a stasera!!

8 luglio 2010

Merdidiana senza vergogna

Arrivo all’aeroporto di Gatwick per il solito volo Londra-Firenze delle 19.55 che statisticamente parte sempre verso le 21. Miracolosamente tutto sembra in orario, nessuna cancellazione o ritardo.

Il seguente dialogo tra il sottoscritto e la tipa del check-in potrebbe essersi svolto in inglese, in italiano o in Swaili o in una combinazione lineare delle 3 lingue:

“Salve”
”Salve, tutto in orario?”
”Prego?”
”Dico… il volo è in orario?”
”Certamente", corridoio o finestrino?”
”Fosse libera la fila con l’uscita di emergenza…”
”Certo, mi deve pagare 18 sterline”
”hahahah guascona, no è troppo, facciamo 15…”
”Costerebbe 18…”
”No via mi faccia lo sconto, italiano mafia spaghetti Corleone sbilicuda come se fosse baggage handling system del departure level”
”Eh?”
”No, dicevo, via su lo prendo a 16£ e non se ne parli più”
”Ma guardi che costa 18, non esiste nessun tipo di sconto sulla sua tariffa”
”Ma dice davvero? Credevo scherzasse...”
”Si, contanti o carta?”
”Ecco, no guardi sto bene li nella cappelliera che poi con troppo spazio uno prende anche delle posture errate che poi non si tolgono più…Corridoio semplice va benissimo grazie” Capitano Kirch, teletrasporto."



Cioè, non solo millanti prezzi da compagnia seria e poi il volo è sempre in ritardo per motivi mai imputabili alla Merdidiana: un giorno gli omini delle pulizie non hanno voglia di fare un cazzo, un giorno l’aereo non è arrivato da Firenze per vento, un giorno c’è la nube islandese che ha fatto coda sulla pista, un giorno la hostess ha il marchese e non vuole aprire il portellone; fatto sta che di 10 volte che ho preso questo aereo non siamo mai partiti prima delle 21… ma adesso vuoi anche che ti paghi 25 euri per farmi sedere nel posto comodo???

Ryanair, che come compagnia low cost sarebbe legittimata a farlo vendendo il volo Pisa-Londra a 9 euro, preferisce risparmiare sulla gestione dei posti con la regola “Siediti dove cazzo è libero”.
Vuoi anche 1£ per andare a pisciare? Se c’è verso di pisciarti in mano io ne pago anche 10!!

Ah Merdidiana: MAVAFFACULO!!!!!

5 luglio 2010

Beach Rugby round 3: Padova

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Domenica 3 Luglio 2010 ore 7.30: Il mattino ha l’oro in bocca per la Molesta Quindicina che con 3 vetture colme di atleti gente si dirige alla conquista di Padova. Una macchina (la mia) si perde nella colazione al bar Cosi (gentilmente offerta dal gitano di Orlando), suscitando l’ira funesta del Rossanda, mentre per la vettura del prode Pennello il destino è scritto su un cartello autostradale. Siccome non siamo qui a dire che il Kaiser Souze è lo zoppo, andiamo per ordine senza inopportune anticipazioni. Arriviamo a Padova dopo aver assistito al ribaltamento di una vettura in autostrada con conducente che si allontana dalla macchina fumante portando in salvo Ipod e cd... sarà un caso ma era una donna) e una discussa sosta all'autogrill, troviamo velocemente un parcheggio improvvisato e appare chiaro quello che la geografia ci aveva anticipato ma a cui non volevamo credere: Padova e questa tappa del beach rugby non si svolgeranno al mare... Occhini ci viene a incontro e si fa ambasciatore di 2 notizie: la prima è che  tra 10 minuti si gioca, la seconda è che la vettura condotta dal Pennellone ha imboccato erroneamente la A11 e si è accorta dell'errore solo a Pisa Nord, per cui giocheremo in 8 aspettando l'arrivo degli altri 4…che partono adesso da Pisa Nord.


Si pianifica la prima partita contro i bluoni dell'Excelsior: si cambia in 3 su 2 posti in campo, uno entra uno scala e uno esce, lite motive è temporeggiare e far scorrere il cronometro, se siamo morti ricordiamoci dei time-out. Il torneo inizia con me lanciato in meta dal semola, schiaccio e raccatto una ginocchiata gratuita sulla schiena da un bluone poco gentile. 2 cose tutt'ora non mi tornano in questa azione: la prima è che ho toccato la palla e mi sento quasi sporco per averlo fatto, la seconda è che non sono riuscito a ritrovare il bluone per rendergli l'amichevole gesto. Che io ricordi non ho più toccato il pallone per il resto del torneo. I molesti affannano, la girandola dei cambi va a puttane dopo 3 secondi e in campo si entra e si esce totalmente a caso. Siccome le cose si stavano mettendo bene, Occhini pensa bene di prendere il giallo così da lasciarci in 4 in campo con 3 cambi. Nonostante tutto la partita si chiude sul 10 a 5 (potrebbe essere 6 o 4 o un numero qualunque minore di 10) per i molesti. . Dopo una doccia rinfrescante ci si riposa in vista della prossima partita che la tabella del torneo dà tra un'ora. I battiti scendono sotto la soglia spermicida dei 250, qualcuno inizia a sorridere, poi arriva Schultz portatore di mestizia: la tabella scherzava, si gioca tra 10 minuti! Il pennellone è a mezz'ora da qui, percui siamo i soliti 8. L’unico che continua a sorridere è lo Zingarino che, come è risaputo, non capisce l’italiano.

Fronteggiamo a viso aperto il Paesium, già battuto a Lido di Spina ma sinceramente non mi ricordo proprio nulla della partita. Fatto sta che si è vinto anche questa per 10 a n dove n è un naturale minore di 10, facciamo 5. La speaker a fine partita riporta la gioia nei nostri stremati volti: è arrivato il Pennellone insieme agli altri 3 geni della navigazione satellitare. Si rigioca alle 14.50. La molesta si tranquillizza e prende possesso del bancone, ordinando caraffe e caraffe di spritz e scopre i mille usi delle salviette da bar nelle ordinarie funzioni corporee. Nel pomeriggio l'ultima partita del girone contro i Monsters va liscia come l'olio, loro evocano il solito Fijano grasso detto “Parafulmine”, noi lo neutralizziamo con la mossa “raddoppio il placcaggio e me ne infischio se piglio meta” e la partita finisce diciamo 10 a 7.

Giusto il tempo per vedere il cuore dello zingarino che si spezza ogni volta che l’Argentina prende gol ed è subito semifinale contro i Pampkins Ferrara che a dispetto di un nome simpatico, sono antipatici come lo scherso del sacchetto di merda incendiato davanti all’uscio di casa.

Anche questa partita non impensierisce la Molesta e sinceramente non mi ricordo un cazzo, so solo che ho cercato il gommone anabolizzato per tutto il tempo ma non mi è riuscito di dargli la bussata che meritava. Lo Spirito del lazzo collo mi ha forse voltato le spalle? Il Dio dello stronchino in ritardo e scoordinato ha forse trovato un altro sciamano? Cazzo speriamo proprio di no!!

Una cosa appare nitida dall'incontro, l’Elettrico, buontempone e calmo, soffre da qualche partita di Sindrome da guerra, diagnosticata di solito ai soldati che al ritorno dal fronte non vogliono smettere di combattere in preda a un delirio da astienenza. L’Elettrico non chiede il cambio e se lo fa urla “ultima azione e poi esco ultima azione e poi esco” e ovviamente lo fa con riluttanza, dietro una maschera di sabbia e i capelli sugli occhi.

Tutto mitico, se non fosse che io oggi mi cambio proprio con l’Elettrico…

Siamo giunti alla finale contro i padroni di casa del Padova: gente che in effetti gioca a beach rugby per davvero, e che ci dà un secco 6 a 1 senza passare dal via, ma a noi ci importa proprio una bella sega. Il secondo posto ci va più che bene, e poi dopo 5 partite è l'ora di togliersi il paradenti, la sabbia di dosso e darci ai festeggiamenti: in fondo siamo qui per questo!! E in quanto ai festeggiamenti la Molesta non è seconda a nessuno!

I 12 di Padova: Rossanda, Marcello, Elettrico, Io, Nava, Fiesoli, Leo, Nabbo, Inno, Pennello, Patroclo, Ricci
accompagnatore: Capa

Next round: BIBBIONE

1 luglio 2010

Giornalismo

Ora...che Papi faccia succedere questo sulle reti di sua proprietà può essere comprensibile... alla fine sono sue e ci fa un po' quel che cazzo gli pare. Lasciamo perdere la deontologia, l'amor proprio e la professionalità di quelli che il servizio l'hanno confezionato e hanno avuto il coraggio (o la sfacciataggine) di metterci la faccia; che nonostante l'iscrizione all'abo non intendo chiamare giornalisti.


Però che succeda questo sul TG1 no cazzo!


Papi: se dici altre 4 volte innocente quasi quasi ci credo anche io!
Ora basta far vedere il servizio una decina di volta anche alla magistratura e poi vedrai che ci credono anche loro!! Il resto degli italiani l'hai già convinto!

Concludo con una battuta: Questi 3 personaggi fanno lo stesso lavoro...

Ah non è una battuta eh... Va beh meglio andare vai.

30 giugno 2010

Beach Rugby Round 2: Arenzano

"Comunque  a Johannesburg è mitico, se ti distrai un attimo ti rubano la macchina da sotto anche se stai guidando" L.V.
 Mentre il nostro prode conquistatore stringe gli ultimi legami con il popolo Zulu dall'altra parte del mondo, rilasciando anche una coraggiosa intervista a Repubblica.it , i nostri eroi partono alla volta delle Spiagge Bianche di Livorno di Arenzano (provincia denuclearizzata a 2 etilometri di curve dalla vita).
La nostra amata nemesi di Shultz l'ebreo ovvero Vasco aveva convinto durante la settimana un manipolo di giovani sognatori a dirigersi alla volta della costa ligure dopo la cancellazione della tappa di Livorno, interpretando Leonida nel rifacimento sovrappeso del famoso "300", ma sopratutto grazie a una splendida cena a base di zuppa di pesce finemente cucinata e servita dopo il solito allenamento "Forza 2" al campo Padovani. Ancora ripenso a quella scarpetta con un certo gusto.
Come sempre ritrovo alle 11 a.m., ricerca dei dispersi e partenza alle 1pm con sosta ai seguenti autogrill: Erg Firenze Nord, Peretola Nord, Serravalle Nord, Versilia Est, Magra Est.
Quest'oggi non sembriamo una banda di raccattati, ma una banda di raccattati ben vestiti, grazie all'introduzione da parte della dirigenza (Shultz) della Molesta Uniforme che prevede polo personalizzata, costumino hawaiano rosso, t-shirt gialla BSI e zaino doppia spalla nero con Nmila tasche. Da notare che Shultz è riuscito in quello che una squadra di serie A che non nominerò ma che anagrammerò per rispetto (Giintu 3191 Firenze) non è riuscita a fare in un lungo periodo di tentativi.

Appena arrivati si presenta subito la sfida più ardua: trovare parcheggio. In Liguria infatti vanno matti per l'agricoltura sui terrazzamenti ma non hanno ben chiaro che se al posto dei pomodori stendono asfalto possono evitare di parcheggiare in Piemonte. Vasco opta per lasciare la macchina sulle Dolomiti e calare giù attraverso il sentiero del CAI, il Peri parcheggia dentro una galleria per fare un ischerSo e il Semola ruba il posto al Santi che da questa esperienza trarrà infinito giovamento avendo i coglioni girati e odiando tutti fino alla fine del torneo.
Poi succede qualcosa di nuovo e inaspettato per la Molesta Rosa dei giocatori: siamo troppi, così in un infinito gesto di amore e pace verso il Magreb, io Fane e Semola ci offriamo di restare fuori a fare gli accompagnatori, bevendo e prendendo il sole per passare una giornata al mare senza lo stress del giocatore.
Come è stato chiaro fin da subito, stare a guardare i compagni giocare un torneo intero è stata la cosa più stressante che ho provato in vita mia, a parte quando mi persi nella TownShip sudafricana.


Le partite si susseguono in un clima tranquillo e soleggiato fino al confronto con la squadra più antipatica del torneo (questa volta non è il Ferrara ma i Tori Bianchi di Genova), con le loro magliettine aderenti della Underarmour, i loro fisici scolpiti dalla palestra e dagli steroidi, con la camminata tronfia a 30 cm da terra, ma sopratutto con una spocchia che credevo appartenere solo ai bomboloni della Lazio.
La Molesta adora confrontarsi con questo genere di avversario, perchè stempiare la gente fa sempre piacere, ma battere in terra come un rospo di stagno uno spocchioso nano gonfiato con l'elio dà il doppio della soddisfazione, sopratutto quando entrando in campo ti guardano come se tu non fossi degno di essere definito giocatore di rugby a causa della tua tenuta da gelataio obeso sudicio dall'alto della loro muta da supereroe dopato.

Tutto mitico a parte che io non stavo in campo...

Il match inizia con una distribuzione gaussiana di placcaggi da entrambe le parti, ma i tonini tengono botta e corrono il doppio di noi: 2 a 0 per loro dopo 5 minuti sembra il preludio alla famosa figura di merda.
Dopo poco succede la cosa più prevedibile in questa circostanza: una bella cazzottata. 
C'è chi prende, c'è chi dà, poi il gioco riparte finchè la Michela non viene presa e supplexata fuori dal campo con un placcaggio stile Legion of Doom. 
A quel punto non ricordo più niente, ma alla fine abbiamo vinto noi di una meta, cioè non io, io non giocavo.
La partita successiva è con i cugini del Savona: correttezza, fair play e amore: la Molesta domina e si porta a casa la prima vittoria di una tappa ufficiale. 
Ritiro della coppa, un po' di festeggiamenti (5 minuti), la molesta prende i suoi coccini e parte alla volta di Firenze, non prima di aver gustato una buona pizza al miglior ristorante di pesce della riviera ligure:
Mi dispiace la cucina è chiusa, solo pizza!!
Ma siamo 20!
Ho detto chiusa, che pizza prendete?

Un grazie sentito a tutta la Molesta, agli arbitri inetti, al Peri fermato dal medico ipocondriaco e magari la prossima volta sarà bene che l'accompagnatore lo faccia qualcun altro perchè a me sembra di non esserci proprio portato... 

23 giugno 2010

Al ladro del mio casco

A te giovane pischello, che per provare il tuo valore alla cumpa hai rotto il mio bauletto e hai trovato il casco della Momo e che adesso ti dai un tono davanti al Michelangelo con il trofeo della tua bravata.
Oppure a te sfortunato immigrato che hai rivenduto il mio casco per un tozzo di pane e vestiti nuovi per la tua sorella malata....
Tranquillo, io non ti serbo rancore. Io capisco il tuo gesto e ti perdono. Per questo quando troveranno il modo di viaggiare nel tempo oppure quando Doc mi verrà a prendere con la Delorean io voglio essere con te al momento del furto, in quella notte piovosa e fredda di Giugno, per metterti la mano sulla spalla, guardarti negli occhi, e come un padre compagno
romperti così tante ossa che poi potrò metterti nel bauletto al posto del casco.
Fino a quel giorno goditela pure,  nella speranza che l'usura dell'allacciatura non presenti il suo amaro conto proprio durante un tuo banale incidente.

21 giugno 2010

Beach Rugby round 1: Lido di Spina

19 Giugno 2010, 13.47 GMT+1
Strada Sconosciuta, Luogo Sconosciuto

"Pronto?"
"Vasco ti ricordi la strada per Lido di Spina? Credo di essermi perso"
"Shhhhhhhh!!! Sto addormentando il bambino, stronzo!!"
"Scusa scusa ciao ciao ciao"


La stagione 2k10 della Molesta Quindicina (o Molesta Cinquina come dicono i DAGGS) è iniziata da ieri; le partite della mattina si sono chiuse con una vittoria e una sconfitta e Bracco si è accidentalmente strappato raccattando una biglia di Girardengo sulla pista di sabbia.

Arrivo sulla spiaggia di Lido di Spina verso le 2pm dopo essermi perso nella vasta palude di Comacchio e vengo accolto dal grande entusiasmo dei miei compagni, non per il mio valore in campo, si intende, ma per il gonfiabile rosa che porto con me e che ricorda nitidamente il nostro vecchio presidente Ettore Liddo in scala 50:1. (Thanks Biondona per l'azzeccato regalo).
Qualcuno nomina con nostalgia la sua elezione nel 2009 a Ceriale, altri si interrogano sulla dubbia sparizione dal comodino di Inno, poi l'arbitro ci desta dal triste ricordo: Bisognerebbe giocare.



OH NOOOOOOO!!!!

Ci presentiamo così a un arbitro che guarda interrogativo la nostra tenuta da gelatai obesi risalente al 2009, tutto nel più indecoroso stile Cus Firenze:
La Michela, Pennello, Pellicano Parri, Io, mio figlio, Fanelli, Talpa, Maicol Beretta, Manisabbia, Zikiki, Patroclo (Bracco veglia su di noi da bordocampo imprecando contro chi crede ancora che sia rugby a 15, cioè tutti i precedentemente citati)

La Molesta Quindicina, dopo la vittoria contro una squadra di cui non ho mai saputo il nome e che d'ora in avanti chiamerò Bluoni (intanto non li nominerò più) si imbatte nella semifinale più sperata: Daggs Strani Tipi.
Gli animi sono carichi, le motivazioni ci sono, poi si sente un "Per la Molesta Cinquina ip ip, urrah"
Cinquina? Cinquina?? Ma vi ammazziamo tutti!!! Storpiate il nostro nome e pensate di restare vivi??? Ci scambiamo occhiate assassine, "Ci siamo capiti eh!!", Ci riguardiamo ancora e mi sorge il dubbio...
Non che voglia polemizzare... però in effetti siamo proprio 5! E poi molesta cinquina ricorda lo schiaffo e il logo può essere una mano su un culo... Forte no? 
BASTA!! C'è da giocare!!

La Molesta parte bene,  poi inciampa ma siamo li e il primo tempo di chiude sul 3 a 2 per i Daggs.
Il secondo tempo, non certo per il calo di forma (tondo è cmq una forma) ma per piccoli errori difensivi, si chiude sul 5 a 2 per i Daggs che passano in finale contro i Neroni (forse il Paese, forse i New Zeland Maori, adesso non ricordo).
La Molesta raccoglie i cocci  e assiste all'altra semifinale.
La finale 3o e 4o posto ci tocca con la squadra più antipatica del torneo: il Ferrara.
Ormai la Molesta è padrona del campo, si è accorta del diverso sport che sta praticando, e riesce a vincere senza dimenticarsi di distribuire un buon poker di colpi a qualche guascone un po' troppo aitante.



Da qui il bagno Kqualcosa si trasforma in locale all'aperto e la serata prosegue garosissima per circa 1 ora e mezzo, finchè lo Ziki si trasforma in Coscienza e ci ricorda che abbiamo prenotato la cena in un diverso locale, e pertanto abbiamo contratto un impegno che dobbiamo rispettare... La gente allibita segue lo Ziki verso il campeggio senza fiatare... si sente solo un timido "ma sta dicendo davvero?L'ha detto lui??"


"Forse si doveva restare al bagno" diverrà una frase molto usata per quella sera e per le sere a venire. Qualcuno la confonderà come un desiderio di dare libero sfogo alle proprie funzioni corporee, ma i Molesti sanno che di ben altro si tratta.


Rimando al sito della Molesta Quindicina per il report ufficiale del Talpa e grazie a tutti i presenti per la divertente tappa. 
Ringrazio infine il ragazzetto che la domenica mattina se la gaggiava sotto canestro in campeggio e che sosteneva di essere forte perché lui giocava in una squadra: "Amico mio, io non faccio canestro nemmeno con il "cherry picker", ma te l'avevo detto che contro il Pennellone c'è poco da fare!!"
Cherry Picker in azione al Cargo Building

12 giugno 2010

Nuovo Look

Con l'arrivo dell'estate, di Pitti Immagine Uomo e delle code kilometriche sui viali la mattina perchè un cartello di ricchioni ha deciso che bisogna fare una sfilata,  ho deciso di rifare il look del sito. In effetti quel bianco e blu che andava tanto di moda 3 anni fa, dice quest'anno non andrà per nulla quindi sono corso ai ripari.
Lo potrebbe confermare anche Alessio Sundas, che vediamo qui a fianco nell'epoca d'oro, se non fosse per quel problemino con la giustizia...

Comunque dopo aver provato ogni combinazione di colori RGB e aver vinto il premio "peggiore abbinamento di colori 2010" a una competizione per soli daltonici, la cosa migliore che sono riuscito a fare è questa che vedete.
Se avete consigli che renderebbe il tutto un po' più ehm ehm e un po' meno ehm ehm fatevi avanti.