25 dicembre 2009

Natale in Egitto

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Odio la gente che per le vacanze di Natale si dirige in questi villaggi turistici in Egitto, con cuoco e animazione italiana, sovraffollati di truzzi, gente di poca cultura che vuole solo rilassarsi, divertirsi e non pensare a niente per una settimana, senza minimamente apprezzare le tradizioni e le diversità dei luoghi egiziani, delle millenarie meraviglie che questa terra offre, della cultura araba…

Pensare di fare una settimana di relax, immersioni sulla barriera corallina, massaggi rigeneranti senza pensare a nulla mi fa proprio schifo! Questa gente si deve vergognare e basta! Gretti esseri senza un’anima né un’istruzione!

Oh raga io domani parto per Marsa Alam, villaggio italiano EDEN:  7 giorni di immersioni e giochi aperitivo.

Buon Natale a tutti e fate ammodino! Alle immersioni ci penso io!

24 dicembre 2009

La vigilia di Natale

Ultima mezz’ora li lavoro e poi si spenge il PC (almeno quello in ufficio) fino al 7 Gennaio.
Or ora  mi sono fatto sfuggire un last minute gustoso all’ultimo secondo e, mentre al telefono la tizia dell’agenzia mi diceva che i voli erano già stati chiusi mi si è proiettata sul muro l’immagine del professor Keating de “l’attimo fuggente” che mi diceva “te l’avevo detto carpe diem, lo vedi? LO VEDII?? Ora stai a casa!!”


Aveva ragione lui anche a barcagliare Mindy!!

Signori, buone ferie a tutti in 3....2....1.... GOOOOOOO!

22 dicembre 2009

Il tempo che vorrei di F.Volo

Questa settimana di solitudine sperduto in un Golf Club chiuso (tipo Overlook hotel ma un po’ meno neve), ha fatto si che, contrariamente alla brutta abitudine che ho a Firenze, abbia letto un libro per intero. Si perchè dovete sapere che a Firenze sono a metà di “Uomini che odiano le donne”, ma è 300 pagine che non succede nulla e il pensiero di leggere ancora pagine in cui nessuno fa niente di sensato mi angoscia.
Ora non è che sono del tutto ritardato, i miei libri li ho letti, ma tornato stanco dall’allenamento preferisco una partita a NBA Live 2010 in modalità “Be a pro” alla PSP.

Come quelli più intelligenti e svegli avranno già capito, il libro in questione era “Il tempo che vorrei” di Fabio Volo comprato all’esselunga a 14.99 prezzo civetta.

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Avevo già letto “Un posto nel mondo” e “Esco a fare 2 passi” e essendomi piaciuti ho deciso di controllare se il buon Fabio aveva smesso di scrivere di un trentenne con le idee un po’ confuse, con un amore che non va come dovrebbe e tante domande su chi è davvero, per darsi a un soggetto un po’ meno stereotipato, tipo uno che aspetta un aereo che non arriverà mai all'aeroporto di Amsterdam.

La risposta è no, anche a questo giro la storia gira intorno a TIZIO, scafato 36enne abbandonato dalla ragazza e con un infelice rapporto con il padre, che racconta il vivido ricordo della donna parallelamente a ampi flashback sul suo passato in famiglia, dalla tenera età, fino al momento in cui se ne andò di casa per seguire un futuro diverso da quello previsto per lui da suo padre.

La storia è piacevole, divertente e il modo di scrivere di Fabio è ormai quello collaudato dei libri precedenti: sincero, leggero e moderno. Tra le pagine è facile rispecchiarsi in almeno una delle situazioni che bene o male sono quelle della vita di ognuno di noi, e su questo il buon Fabio ci sa giocare parecchio.

Poco importa se lo scrittore è un non “scrittore” e la recensione di Edmondo Berselli (who are you?) lo stronca.

Tra l’altro caro Edmondo, se nelle recensioni eviti di scrivere il finale del libro e non riporti citazioni mescolate a caso mentendo anche sulla trama,  forse viene fuori un lavoro perlomeno sufficiente. Alla fine se hanno pubblicato la tua recensione non ti stupire se Fabio Volo vende più di Dan Brown.

21 dicembre 2009

Mind the Gap


Lo so bambino dal cuore innamorato e fragile, fa male a tutti ma prima o poi bisogna fare i conti con i propri limiti e mettersi l’animo in pace. Pensa che ti è andata bene.. probabilmente lei sarebbe stata una palla tremenda, sempre a lamentarsi e così piena di se da non fare i pompini… Oh giovane, anche secondo me li fa e anche parecchi, ma facevo per farti sentire meglio!

Che poi avevi a puntare + in basso!! come quel mio amico che, avvistando un
gruppo di femmine, esordì con “Fermi tutti, la prima è la più brutta di tutte, è mia”, frase poi diventata storica. Però così andava sul sicuro, perché diceva che la bruttina ha il complesso di inferiorità da ripagare e poi può sempre riservare sorprese.

Comunque io sono ancora a Amsterdam Schiphol International Airport accanto a una vecchina che pare vestita come Jerri Calà in Vacanze di Natale 83,

sto guardando un film sul computer di un tizio che ha pure le cuffie (quindi guardo solo le figure), però di dialoghi mi sembra ce ne siano pochi quindi sto seguendo abbastanza (non è un porno anche se dall’indicazione dei pochi dialoghi poteva essere). Per la cronaca il Semola sostiene che l’aeroporto di Firenze abbia riaperto e che io possa finalmente tornare a casa in tarda serata. Senza portarmi troppo sfiga (tua G.B. and the snowcovered bridge chiuso.) spero che la giornata volga presto al termine, non prima di aver rinnovato il mio leggero ma fastidioso risentimento nei confronti di uno stato amico e solare quale è il Pakistan.

EDIT: Sono le 22.20 e il volo è stato posticipato 3 volte… adesso è alle 23.00 ma il fatto che non ci siano aerei parcheggiati alla fine del corridoio dopo il gate non è buon segno. Al limite si farà a gara di tuffi dal gate.

Tengo duro come insegna Rocco (che tra l’altro ho letto è tornato in attività).


EDIT - FINALE: Il viaggio è finito alle 4.00 dopo essere atterrato alle 2 e mezzo, aver aspettato un taxi all'aeroporto per 30 minuti e aver fatto Osmannoro-casa tutto in derapata sul ghiaccio in stile Colin McRae rischiando la vita al cavatappi di piazza Puccini. Poteva andare peggio...

19 dicembre 2009

Amsterdam²


Foto scattata con il cell molto pittoresta.jpeg

Pare debba succedere almeno una volta l’anno che io mi ritrovi a Amsterdam bloccato per un qualche motivo. Questa volta è colpa della neve che ha fatto chiudere l’aeroporto di Firenze (che a dirla tutta per farlo chiudere basta tossire un po’ più forte..)
Ieri, che poi è oggi, sono partito alle 4 e litigato con un tassista pakistano, percui odio il 100% dei pakistani ho mai conosciuto in vita mia, anche perché conosco solo lui… Maledetto!!!
Se tutto va bene riparto stasera, per ora sono in città girovagando con -5°C però l’omino che mi ha venduto la mappa dice che fa caldo perché non tira vento e che abbiamo avuto fortuna. Menomale! Iniziavo a pensare di essere sfigato…
In compenso la partita a Mogliano di domani è stata rimandata a causa di questi -20°C con 1 metro di ghiaccio sopra il campo, anche se era sempre possibile convertire il tutto in una sana partita di hockey. Dio c’è,forse.
La mia espressione dovrebbe essere un buon indicatore del freddo che fa e della stanchezza che pervade la mia figura tra i pittoreschi canali della capitale olandese



Buona fine e buon inizio a tutti.

10 dicembre 2009

Hellsing vampiri e lanciarazzi


Finito Trigun ho seguito il consiglio di Talpino e mi sono buttato su questa serie animata giapponese in stile Modern-Vampire-Splatter-Horror: un genere che, come ben sappiamo, ho appena inventato.
La storia è un po’ incasinata e si intreccia con le origini della famiglia Hellsing (il libro Dracula di Bram Stoker,il film di Coppola con Anthony Hopkins, il film Van Helsing, nulla? sa sa 123 sa..) il cui antenato uccise, non senza difficoltà, il conte Dracula.



In una Londra dei nostri giorni la Hellsing è diventata un’organizzazione segreta a servizio della Regina con lo scopo di uccidere mostri, vampiri, zombie, Pigiamino, il Peri e ogni altra entità sovrannaturale che minacci il quieto vivere londinese e del campo Padovani.
Sostanzialmente però l’organizzazione fa veramente schifo e le decine di uomini che addestra in ogni episodio crepano sempre nelle maniere più stupide tipo lemmings sull’Amiga a livello Hard.



 Quindi tutti i problemi li risolve sempre Alucard, un vampiro a servizio della famiglia da più di un secolo, che combatte con 2 pistole sataniche e in caso la situazione si faccia complicata ricorre ai suoi poteri di non-morto.
Senza voler svelare troppo della trama (o "spoilerare" se siete nerds) aggiungo solo che anche il Vaticano ha la sua sezione antimostri: La Divisione Iscariota XIII il cui braccio armato è un prete guerriero che vuole uccidere Alucard e soppiantare la Hellsing in terra protestante. Sui guanti che gli coprono le mani ha due scritte: sulla destra Jesus Christ is in Heaven  nella seconda Speak with Dead (Parla coi morti), da non confondere con Speak with the Old che invece era una seconda linea di grande peso con tutt'altra storia.
Tutta la serie è acquistabile con i soldi del monopoli a questo indirizzo.
Alla fine il sentore che alucarD non fosse un vampiro comune ce l'avevo, ma solo il talpino in trasferta mi ha confermato i sospetti di un anagramma troppo complicato per essere decifrato...

4 dicembre 2009

La Leggenda di Toki

Dopo una serie di circuiti assassini in palestra seguendo il tema  "Kettlebells, l'altra faccia dell'amore",

via libera al filmino relax del giovedì sera testando le nuove casse USB €9.95 prezzo civetta. Rapido controllo su cosa offre l'hard disk il videonoleggio, "ma si vediamoci questo lungometraggio della saga di Kenshiro, qualcosa di breve e non impegnato..."




Bastano pochi fotogrammi per capire che quando si parla di Toki, la cosa non può essere breve, ma sopratutto non può essere leggera.

Il film si apre con Toki e Roul che si fronteggiano nel loro ultimo duello, Toki, il fratello minore devastato dalla malattia non si può esimere dal rispettare la promessa fatta al fratello maggiore molti anni prima quando, ancora bambini, giurò a Roul che lo avrebbe fermato se la sua bramosia di potere fosse divenuta incontrollabile.

Da qui in poi un lungo flashback sulla vita di Toki,  certamente troppo rapido per riassumere bene tutti gli episodi della sua vita, accompagnati dal racconto di Ken e dalle sue (e dalle mie) lacrime.

Contrariamente alla Leggenda di Roul dove le animazioni a volte sembravano disegnate da Gino Pilotino, 



qui i disegnatori si sono impegnati parecchio, e la storia anche se breve è fedele a quella originale.
Un po' deludente il sacrificio per chiudere la porta del rifugio antiatomico in cui di fatto si condanna a morte e lascia il destino del mondo in mano a Ken, descritto nel film come una sua scelta, anche un po' insensata (va bene che il rifugio è stretto, ma di spazio c'è n'era a sufficienza anche per lui).
Accanto a Toki in questa saga di Leggende, come per gli altri successori di Hokuto, compare una donna che lo ama e accompagna fino alla morte.
E poi titoli di coda (in giapponese), applausi e singhiozzi per la storia della Divina Scuola di Hokuto che anche se raccontata un milione di volte, riesce sempre a trasformarti in un ragazzino di 8 anni a bocca aperta davanti a un televisore col tubo catodico sintonizzato su OdeonTV.

3 dicembre 2009

Per i gay non c'è paradiso

L'ha detto il cardinale Javier Barragan in un'intervista alla rivista online Pontifex che, mi sono informato, non è una rivista sulle protesi dentarie in età avanzata come sospettavo all'inizio, ma una sorta di Blog papale.
In pratica Il Papa voleva il mySpace come tutti i pischels e invece ha dovuto accontentarsi di Pontifex: il quotidiano on line di apologetica e news cattoliche.
Comunque Saverio Barragan,cardinale messicano di ampie vedute, dice anche che non è colpa sua se gay e trans non potranno andare in Paradiso, lo ha detto San Paolo e per questo anche con tutta la buona volontà non c'è verso di farli entrare.
Come quando io e i miei prodi amici dopo 1 allenamento provammo a entrare all'Otel vestiti come pellai: il buttafuori nostro compagno di squadra e amico disse proprio così "Ragazzi con tutta la buona volontà, non c'è verso di farvi entrare" e noi ce ne andammo mogi allo Scottish, dove entrammo, ma da dove purtroppo non uscimmo.

Comunque la mia opinione è che il cardinale non pensa alla probabile ipotesi che gay e trans in paradiso non ci vogliano andare, visto che sarà pieno di cardinali e prelati e visto che questi gli hanno già scassato abbastanza le palle nella vita terrena.

Preferiranno quindi trovarsi tutti insieme in un altro posto e essere finalmente liberi di non essere giudicati, come, tra l'altro, insegna più volte nel Vangelo il buon Gesù, caro il mio cardinale.


 
Quindi alla fine se sei gay stai pure tranquillo, ma se muori bambino occhio, perchè San Paolo non dice nulla dei preti pedofili che quindi in Paradiso potrebbero non solo saltare la fila, ma avere anche il tavolo... e allora sono cazzi tua!!!

2 dicembre 2009

Gli anni


...cosa vuoi il tempo passa per tutti lo sai, nessuno indietro lo riporterà neppure noi
Gli anni d'ora del grande Real...etc etc etc

Così cantavano Max Pezzali e Mauro Repetto (si è un link, cliccaci perchè vale) e a regola tutti i torti non ce li avevano, a parte quando dicevano delle immense compagnie perché noi a Mensola al massimo s'era 3 stronzi.
Comunque gli anni sono passati anche per quelle belle facce che hanno fatto la storia di Hollywood negli anni 80 e a quanto pare per loro sono passati un po’ peggio che per altri ad una prima occhiata…

Partiamo dalla bella Kelly McGillis, mai dimenticata istruttrice di un Maverick focoso e intraprendente, e non ancora raggirato da Scientology:



 Rimanendo in ambito TOP GUN ecco a voi ICE-MAN dopo la dieta:


E per finire direttamente dalla contea di Hazzard la signorina Daisy Duke, la cugina che tutti noi avremmo voluto avere seguendo il famoso detto del "non c'è cosa + divina..."



comunque c'è anche chi è migliorato, tipo Steve Archel di Otto sotto un Tetto ora è il figo del quartiere, e Pam Anderson fa sempre la sua figura...

Concludo chiedendo un simbolico minuto di silenzio per Daisy Duke, maremma maiala!

UPDATE del 3/12: Francone invece di curare il suo acquario per lui creato in fondo alla pagina sostiene che alla fine Daisy Duke non sia ancora da buttare via... certo una Milfona attempata ma non da minuto di silenzio. Siccome ha comandato il manipolo di eroi che hanno espugnato l'Elba, cosa non concessa nemmeno a Leonida e i suoi 300, cambio il minuto di silenzio da Daisy Duke a Carlton Banks de "il Principe di Bel Air".


 Se tromberesti pure lui ti offro la cena dal Di Puccio,
ma io non ci mangio perchè non me lo merito.