26 agosto 2009

Preparazione H


Con un giorno di ritardo rispetto alla tabella ufficiale è ricominciata anche per me la preparazione atletica 2009.
E’ sempre bello ritrovarsi tutti in campo, rivedere gli amici tornati dalle vacanze, abbracciarsi, scherzare insieme, correre intorno al campo per il riscaldamento canzonando chi ha perso la valigia all’aeroporto (Marcello), colui che si è trovato la casa svaligiata (Marcello) e chi aveva parcheggiato il motorino davanti al campo e una macchina tamponata da un’altra glielo ha schiacciato (indovina? Marcello).
Mi piace anche vedere le facce di quelli nuovi, gli amici degli amici, quelli duri di altri sport e scommettere che con la prima pioggia e le prime botte vere, torneranno tutti a casina loro.
Con i primi 10 minuti quindi si esauriscono le cose divertenti della preparazione… il resto lo sappiamo tutti: “L’Inferno si sconta correndo” e ogni anno le fiamme sono sempre più alte, soprattutto con il dolore alla spalla dall’incidente di Luglio, il dolore al piede dal beach rugby e il dolore alla coscia che ogni anno puntualmente torna a coccolarmi , e poi come recita il sommo timoniere: “Ti hai 30anni casso”
Del resto potevamo sempre fingerci fighettini e andare alla Virgin 3 volte alla settimana, oppure interessanti ballerini dal sangue caliente per vedere di trafficare 2 fie il giovedì sera, o ancora darsi a una rilassante arte Bonsai e cullare alberi nani, con foglie nane, su cui vivono scoiattoli nani e fanno il nido uccelli nani.
Ma noi ci nutriamo di altro, lo sappiamo bene, quindi signori che dire?
12 allenamenti e 4 amichevoli all’alba! E nel caso bruci c’è sempre l’unguento miracoloso!

18 agosto 2009

West Coast Niggaz

  1. Christopher George Latore Wallace III
  2. The Notorious B.I.G.
  3. Biggie Smalls
  4. Frank White
  5. BIG Daddy

Quintetto base dei NY Knicks? no, solo tutti gli pseudonimi di Notorious BIG alla cui vita (breve) è dedicato il film Notorious che mi sono concesso ieri sera con il ventolatore puntato in faccia.

9 marzo 1997: Wallace sta rientrando in macchina al suo hotel di Los Angeles quando una macchina gli si affianca e lo riempie di piombo lasciandolo li secco (nel senso di morto, ma grasso da far cacare). In un flashback di 2 ore si ripercorre tutta la vita del cantante fino a ritornare alla scena dell’omicidio.. così lo spettatore pensa: “ehi questa volta magari si salva”.. invece no.. crepa 2 volte.

La storia è quella del classico negro del ghetto che spaccia, ma con l’innata dote delle rime in musica, oltre all’innato appetito per qualunque cosa commestibile o quasi. Presto finisce in galera, esce, fa un figlio, divorzia, si risposa, fa 1 altro figlio, diventa un super rapper, arriva alla cima dello showbiz insieme a 2pac e Puff Daddy, tradisce la seconda moglie (Faith Evans), si scopa Lil Kim ma solo nelle pause tra una frittella e l’altra, fa la guerra alla East Coast (perchè li non hanno i pancake e i panini di Mc Donald sono + piccoli). Tutto questo lo fa dai 19 ai 24 anni perchè poi gli sparano, quindi, siccome ne ho 30, e non ho fatto nessuna delle cose che è riuscito a fare lui, direi che il ciccione merita quanto meno rispetto.

Il film è da vedere solo se piace il Rap old school di 2pac e compagni. Per quanto riguarda la storia, mi pare troppo romanzata e fa sembrare Notorious il buono vittima degli eventi, quando invece leggendo la biografia pare non fosse proprio questo ragazzone sorrisone che dipingono nel film.

Riflessione sulla faida East-West coast: i rapper di LA sparano a quelli di NY e viceversa, la macchina da soldi si alimenta con notizie in radio, tv, cd, giornali, video etc etc e questo porta soldi a tutti coloro che di questo ci vivono, diciamo abbastanza sopra alla soglia di povertà.

Il secondo album di  BIG Wallace esce a 2 settimane dalla morte del rapper, raggiungendo 10milioni di copie vendute. Questo secondo me si chiama Business e non mi sorprenderei di ritrovare Wallace e 2pac che si abbronzano (anche i negri si abbronzano razzisti del cazzo!!!) su un isola tropicale con tutti i soldi che da “morti” hanno guadagnato. Ovviamente Wallace sarebbe dipinto di blu e griderebbe “Libertààààà”, ma con il catenone d’oro a forma di dollaro in bella vista.

 

Parto per il mare quindi vi lascio con il video di Hypnotize, tanto caro al mai dimenticato Tonino Pasqualini.

14 agosto 2009

FERIE!!!

Giusto il tempo per mettermi il costumino, spengere il PC e andare a cominciare queste ferie con un bagno in piscina!

Cosa farò? Per ora sono lanciato verso i viaggi formula last second che è come un last minutes ma con ancora meno preavviso della serie “cosa avete che parte tra 4 ore?”
Vi lascio con una speranza e un pensiero per i bambini, vera e unica risorsa dell’umanità, senza dimenticare che tra 10 giorni saremo tutti 3 righe sul fondo, e il fondo non sarà quello di una piscina di un albergo 9 stelle sulle rive del Mar Rosso.

13 agosto 2009

Mugello round 2

L’effetto del Mugello è stato come quello di quando baciai per la prima volta una tedesca allo Space Electronic: E’ mitico, vuoi rifarlo subito!

Fortunatamente per tornare al Mugello è bastato prenotare con largo anticipo, mentre per ri-trafficare a quei tempi dovetti sbattermi molto di più senza grandi risultati.

Così il giorno prima del turno, colmo di gioia e entusiasmo, ho chiamato il mio meccanico per fare 2 interventi alla moto. Nulla di costoso, giusto 2 regolazioni e il montaggio delle carene in vetroresina (tocchiamoci i coglioni) perchè non si sa mai…

Ecco è libero… continua a squillare… squilla ancora… guasconcello del meccanico chissà sotto quale moto starà armeggiando…
Un rapido controllo al calendario e altri 15 tentativi sono sufficienti per capire che il mio fidato meccanico non risponderà… anche lui colpito da questa mania delle ferie.

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No panic, utilizzo l’unico insegnamento che il mio relatore della tesi mi ha impartito con la voce del maestro dei 5 picchi:
“Sirio, Google è tuo amico”.
“Ma io mi chiamo Luigi!”
“E’ uguale, Sirio”
Ok, meccanico trovato: finisce il lavoro il sabato alle 13, cercando di sbarbare dalla moto i pezzi che non servono per la pista, e a nulla vale il tentativo di spiegargli che la moto, a volte, la vorrei usare anche in strada. Riesco a salvare la ventola del radiatore alla quale mi attacco con forza, desisto su pedane passeggero (non avessi a portare du’ fie), molle delle pasticche, bulloneria varia.
Dopo il rito del “Mi presenta il conto, svengo, mi risveglio e pago” parto alla volta del Mugello con un piano semplice quanto demoniaco: Se mi ferma la polizia mi butto di sotto a qualsiasi velocità io sia, fingo di spingerla e esclamo, “salve agente, sto spingendo questa moto verso il Mugello, manca ancora molto?”
Per fortuna arrivo senza trovare nè una pattuglia, nè anima viva.. sarà che l’8 Agosto alle 14 la possibilità di incrociare qualcuno è pari a quella di digitare 10 cifre sul cellulare, chiamare e beccare la Canalis "Pronto chi parla, George sei tu?"

Da qui in poi le emozioni si susseguono: caldo, stanchezza, adrenalina pura e tanto tanto divertimento.

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Nei pochi giri che mi hanno cronometrato non ho abbassato di molto il tempo dell’altra volta. In compenso su 25 giri ho preso le Biondetti in 25 modi diversi senza ancora avere idea di quale sia il modo giusto (le due Biondetti, mio malgrado sono curve) e ho fatto i miei primi dritti fortunatamente rimanendo in piedi.
Unica pecca la velocità di punta della moto che più di 245Km/h non voleva fare.. eppure l’altra volta arrivavo a 255 staccando 100 metri prima… sarà mica colpa del meccanico che ha tolto qualche bullone che a regola serviva?
Ringraziamento particolare a quelli che sono venuti a vedermi girare, chi alla domanda “Ma in quanto ho girato” ha risposto “io ho contato fino a 72”, chi per fotografare me ha colto questo trionfo di Ninja:


Non ci sono, ma apprezzo la foto!

e Sergio, noto calciatore, che di sabato 8 Agosto era a vedere girare il Nuzzi, mentre io una sua partita ancora non l’ho vista (più assurdo cosmico di questo non credo ci sia… o forse si… ma ve lo racconto in un altro contesto).

Ultimo grazie al fotografo che mi ha fatto tutte queste foto, ti prometto che questa volta una te la compro davvero!

12 agosto 2009

Macchessegrullooooo!!

Posto l’incidente avvenuto a Chris Martin, pilota della British SuperBike a Brands Hatch.

Risultato? Caviglia slogata, un po’ di abrasioni e sicuro cambio di mutande per il pilota.

Ma perché ad andare in terra sono sempre le moto verdi??

Starship Trooper 3: Marauder

1 Agosto, EuroMotel, stanza 206, San Benedetto del Tronto.
GIGI: “Venvia in questo motel ci sono più scarafaggi che in Starship Trooper”
IGNOTO: “Che poi tra l’altro hanno fatto anche il 2 e il 3, il 2 fa cacare ma nel 3 tornano i Leoni di Rico, non dovrebbe essere male”
GIGI: “No, mitico, appena torno a casa da queste 4 settimane di partite no-stop lo scarico sicuro!”

Quando l’ho detto non pensavo sinceramente di tornare a casa da San Benedetto del Tronto, almeno non pensavo di tornare vivo, ma visto che sono stato fortunato non ho potuto fare a meno che ringraziare la sorte tenendo fede alla mia promessa.


Mitico Rico contro lo scarafaggio corazzato vero? Non c'è.

Il film inizia su un avamposto del pianeta SONASEGA con John Rico e amici occupati a tenere a bada interi sciami di cavallette giganti. Fin dai primi minuti è evidente che il budget del film non ha niente da invidiare a quello del Firenze Rugby per la stagione 2009-2010 (o 2008-2009 o fate voi tanto è sempre il solito). I fucili dei poveri soldati sono dei SuperLiquidator e gli effetti speciali sono fatti con le miccette e i miniciccioli; ma questo è solo l’inizio di qualcosa che l’ignaro spettatore, benché munito di carta igienica, certo non si aspetta.

Infatti il pianeta SONASEGA viene conquistato dalle cavallette giganti grazie a una interruzione della corrente nell’avamposto. Considerazioni:

  1. Se sei in guerra contro le cavallette giganti diciamo a quella troia di non accendere il forno e il phono insieme!
  2. Siccome non si sa mai un gruppo di continuità anche piccolo mettiamolo! A Mediaworld con 40 euro ti fanno anche il pacchetto.

Comunque quel che fatto è fatto e lo sky marshall, gran capo della lega intergalattica è costretto a fuggire su una navicella insieme a 2 fiche, un negro, un ciccione e un vecchio. Tutti quanti allegramente precipitano poi su un pianeta sconosciuto mentre il buon Rico viene condannato all’impiccagione per insubordinazione.

Da qui in poi neanche una cartuccera di Imodium può salvarvi dalla parabola discendente del film con una serie di disgustosi tentativi di introdurre i seguenti argomenti:

  1. Libertà di pensiero e espressione: I veri invasori non sono le cavallette giganti ma la lega intergalattica che mina il libero pensiero.
  2. La religione: Le due fie sul punto di morire si mettono a pregare per un improbabile salvataggio, finchè Rico non arriva dallo spazio con un plotone di MechWarrior che formano una aureola intorno alla testa di una delle due e poi fanno pulito.
  3. La religione2: una delle fie vuole uccidere tutti gli insetti perchè loro credono in un Dio che è quello sbagliato, con chiaro riferimento alle assurde guerre Catto-islamiche.

Maledetto regista!! A me non frega un cazzo delle tue opinioni, io volevo solo vedere John Rico che ammazzava miriadi di insetti incazzati e giganti, con degli effetti speciali che non fossero da stare 3 giorni dentro a un Sebac e magari con una storiellina di contorno che giustificasse le poche, poche, pochissime scene tra 1 combattimento e un altro.

Grazie sincero all’ignoto compagno che mi ha suggerito il film, e che a causa della senilità, delle botte e delle zero ore di sonno di San Benedetto non sono riuscito a individuare.

5 agosto 2009

Podio Molesto

Dopo una serie interminabile di partite in un fine settimana di divertimento, birra, mare e soprattutto rugby, abbiamo portato a casa un 3o posto di tutto rispetto contro i Daggs di Prato che di Prato, come sempre, avevano solo 3 giocatori.. gli altri erano stati invitati con la famosa formula “all inclusive” paghiamo tutto noi anche le pipe prendendo giocatori dalla serieA e top10.
Ma la Molesta Quindicina certo non si fa intimorire da 12 puttane, e così ancora godiamo per questo podio mentre tento di recuperare le ore di sonno, le botte prese e le mie scarpe scambiate per bermuda taglia 60.

Per la cronaca la nostra Road to World Cup è stata arrestata da un 4 a 2 in semifinale contro un signor Padova che eravamo riusciti a battere nel girone iniziale ma che probabilmente aveva preso troppo seriamente il concetto di “ragazzi andiamo a letto presto che domani ci sono le finali”.
Presto il video nella notte bianca con 10000 persone a ballare sulla spiaggia in stile Ibiza.