8 settembre 2009

Il problema secondo Vale

Non ho seguito il week-end di Misano, perché ultimamente la MotoGp non sta regalando delle belle gare: la lotta per il mondiale è tesa, all’ultimo respiro ma poi di fatto ogni gara è dominata da Rossi o da Lorenzo che lasciano tutti indietro e i piloti al via sono sempre meno quindi meno sorpassi, meno bagarre meno ombrelline. L’unico che forse non se n’è accorto è Guido Meda, ma nemmeno Loris Reggiani ha il coraggio di dirglielo.
Comunque “Seduto in quel caffè io non pensavo a te” e mi guardavo la gara al bar di Marina su un televisore 17” posto all’altezza di 4 metri e una distanza di 10, quindi per il noto Teorema di Pitagora non ci vedevo un cazzo radicedicentosedici.

Fatto sta che dopo un po’ di giri, azziccandomi con dei bambini autoctoni, rei di girare una sedia girevole che produceva rumore, e zittendoli grazie alla tecnica dello “Specchio Riflesso”, vedo qualcosa di strano sul casco di Valentino.


La gara finisce e torno a prendere il sole, guardando fiero i bambini sconfitti senza curarmi di quell’immagine che non avevo compreso.
Oggi poi ho scoperto che quella cosa spiaccicata sul casco del Vale non era Pedrosa (e ci poteva stare), bensì un simpatico asino con cui Rossi si era presentato a Misano per ironizzare sugli errori di quest’anno, ultimo tra tutti la caduta di Indianapolis.

Genio in pista e maestro fuori non solo ammette gli errori senza incolpare moto, meccanici, dio, il mechelli, gli alzatori della touche e il tallonatore perchè era storta, ma ci ironizza pure sopra per tutto il week end per poi fare una gara per noi pallosa ma oggettivamente perfetta. Perché in fondo i problemi sono un po’ tutti così e se li prendi con un sorriso magari si risolvono prima e meglio.

Mi ricorda qualcuno che scherza sui nostri errori all’allenamento, “dai ragazzi venite qui, oggi vi siete allenati bene, però bisogna migliorare su quegli erroracci di passaggio” e giù tutti a ridere, schiaffo del soldato a chi ha sbagliato, sfottò e risate che si sentono fino al Badiani…

Ah no?

Mi sarò sbagliato allora... ma stasera mi alleno con questo buffo cappello, per fare un scherSo.

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