1 febbraio 2009

Amsterday

Lasciata la ridente Atyrau stamattina di buon ora (chissà poi perchè si chiami "buon ora" visto che la sveglia alle 5.45 ha comportato una lunga serie di bestemmie) sono sbarcato a Amsterdam alle 9.15 (5 ore di volo, fuso orario e arrotondamenti compresi).

Prima di andarmene ovviamente non ho potuto fare a meno di gustare la night-life Atyrauense alla famosissima Cabana.
Se solo dicevi Cabana al campo base tutti si mettevano a ridere, gli operai facevano il classico gesto dell'aquilotto e gli ingegneri più educati si univano in un porno-presepe vivente.

Ok, dopo qualche giorno è venuto fuori che la Cabana era una discoteca in uno dei quartieri vicino agli uffici de "La nota compagnia petrolifera", in cui si potevano incontrare di freGuente femmine locali ben disposte in cambio di qualche moneta che valesse più di una cariola di Tenghe (il conio kazako).

Ore 22.00 GMT +6: Ned si presenta al mio albergo sulle sponde ghiacciate dell'Ural. Nel pomeriggio avevo già provveduto ad andare a fare 2 pezzi sul letto del fiume ghiacciato dove passavano pedoni, biciclette, automobili, camion: Esaltante 2-3 minuti poi ti rompi il cazzo.

Mi rendo conto della lunghezza del pezzo quindi stacchiamo un attimo con una random-bitch (una maiala a caso) anzi 3:

OK ripartiamo.
Entriamo alla Cabana pagando 1500 tenghi (la persona prima di noi aveva pagato 500, ma dice la cassiera che lui aveva la tessera supercazzola prematurata come se fosse antani kazakistan-neveghiaccio-VIP; certo signora, i believe in you).
Lo spettacolo a cui assistiamo è una delle cose più trash che abbia mai visto, secondo solo a un mio amico delle superiori che prese le patatine fritte a cena dopo aver mangiato all'XXXXXXL restourant.

Avete presente i film sul Vietnam in cui i soldati vanno nei locali di Saigon con le puttane "faccio tutto tu vuoi" "io bumbum lungolungo" "io succhio sigaletta con miccia". Sostituite le puttane fiche con delle puttane orrende e ne avrete una vaga idea. Alla fine sono dovuto scappare da una con la testa veramente enorme

stavini

che, poverina, si era lasciata dal ragazzo ed era tanto tliste (l'utilizzo delle L al posto della R è una libera interpretazione dell'autore).

Comunque ero arrivato nel racconto allo sbarco ad Amsterdam, ore 9.20. Perso Ned appena uscito dall'aereo mi sono ritrovato a essere

  1. Solo
  2. Ad Amsterdam
  3. Con 10 ore a disposizione nella capitale dei tulipani e dei mulini a vento.

occhialibuffi

Passo con gran baldanza tutti i controlli doganali e salgo sul treno verso Amterdam Centraal Station. Da qui in poi potete seguire il racconto o vedere Eurotrip di cui ricordiamo una delle scene madri:

Dopo aver fatto un po' di kilometri a piedi tra canali, ponti, monumenti, coffee shop, negozi di souvenir e vetrine mi rendo conto che il tutto è molto meno divertente di come pensavo.... anche perchè nevica, fa freddo e non mi pare il caso di entrare nella dimensione rasta a forza di canne (almeno non oggi). Rimonto sul treno e torno all'aeroporto di Schiphol.

Sono qui dalle 15.00 aspettando fino alle 20.30 il volo per casa. Ho scaricato la batteria della psp e vinto il titolo dei massimi a Fight Night, letto una rivista, visitato tutto il departure 2 e tutto il corridoio C, aiutato quelli di Starbucks a tener puliti i tavolini, ora non so veramente che cazzo fare... Avete presente Forrest Gump in Terminal ?? Non è vero che si divertiva, lui si rompeva veramente le palle, anche perchè la wireless costa 6 euro l'ora accidenti a loro!!!

2 commenti:

  1. magari se facevi un giro dalle ragazze ti Amsterdam - se non altro - ti riprendevi dallo shock di quelle ai piedi dell'Ural...

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  2. heheheeh
    magari è meglio non scriverlo sul blog :-)

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