20 novembre 2009

Figlio guarda, domani tutto questo sarà tuo

Lo disse Luigi n a Luigi (n+1) parlando del regno di Francia, lo disse Silvio a Piersilvio parlando dell’Italia e da adesso lo puoi dire anche tu, amico che hai lavorato una vita in banca e che sei alle soglie del prepensionamento, parlando della scrivania che ti ha visto protagonista di tante eccitanti avventure! Macchè scherzare, C’è scritto qui!
Che fai? Non corri a presentare a tuo figlio la sua futura collega, figlia del tuo fedele compagno di ufficio? C’ha 12 anni? Ma che cazzo te frega, prima si conoscono, prima saranno a prendere il caffè insieme!
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Nepotismo? Lo vedete che siete malfidati e pure un po’ stronzi?
il vicedirettore della banca assicura: «La nostra è una banca che punta tutto sull'attenzione e sulla relazione con la clientela: è chiaro che chi ha un familiare che da anni lavora con noi, ha una maggiore conoscenza e dimestichezza con il nostro modo di lavorare, per noi quello è un canale preferenziale».
In pratica è solo un altro modo per chiamarlo amore.
E anche il sindacato è felice:
«I grandi gruppi bancari», ha commentato il segretario generale aggiunto della Fabi, Lando Sileoni, «dovrebbero prendere d'esempio l'accordo raggiunto alla Banca di Credito Cooperativo di Roma che garantisce un ricambio generazionale fra i dipendenti che volontariamente scelgono di essere collocati in pensione in cambio dell'assunzione di un figlio o di un parente fino al terzo grado»
Quindi l’unico scontento sei tu, amico che hai fatto domanda in banca e che vali più di loro, perché di quanto vali a questa gente non frega proprio un cazzo.
Ah dimenticavo: Felice Week-end!

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